ILBE archivia l’esercizio 2022 con ricavi consolidati pari a 161,0 milioni, in crescita del 5,7% rispetto al 2021.
Nel dettaglio, i ricavi di concessione dei diritti delle opere filmiche, audiovisive e “government grant” hanno segnato un progresso del 16% a 108,6 milioni, mentre i ricavi per le attività di services, incluse le licenze per lo sfruttamento di IP, sono stati pari a 41,2 milioni (vs 50,1 milioni nel 2021).
I ricavi dei diritti di distribuzione, non presenti nello scorso esercizio, si sono fissati a 3,4 milioni e i ricavi da attività di post-produzione sono saliti del 40% a 1,4 milioni. Infine, i ricavi da attività di casting, celebrities management e produzione di contenuti ADV digital, comunicazione & marketing hanno toccato 5,9 milioni (+22,9% a/a).
La gestione operativa salda con un Ebit pari a 20,8 milioni, in calo rispetto ai 24,4
milioni del 2021 e ante oneri non ricorrenti per 11,0 milioni, con il relativo margine al 12,9% (vs 16,0% del 2021). Una dinamica che sconta l’adozione di una politica di ammortamento ancora più prudenziale, in particolare per le nuove produzioni animate, a cui si è aggiunto l’incremento dei costi dell’energia in relazione al conflitto russo-ucraino, che portato un consistente aumento dei costi di produzione dei film soprattutto nei primi 9 mesi del 2022.
Gli oneri non ricorrenti ammontano a 11,0 milioni, sostanzialmente riferiti al cambiamento di strategia nella vendita dei diritti di distribuzione dei c.d. “family movies”, che ha determinato la contabilizzazione, nel rispetto della continuità di applicazione dei principi contabili, di ammortamenti e svalutazioni sulla base del rapporto esistente tra i benefici economici derivanti dallo sfruttamento dei diritti nell’anno in corso e i benefici economici complessivi che verranno generati in base ai piani di vendita.
L’utile netto ante oneri non ricorrenti si esprime in 14,6 milioni (vs 19,4 milioni nel 2021), mentre l’utile netto di Gruppo è pari a 3,5 milioni (18,4 milioni nel FY 2021).
A livello patrimoniale, l’indebitamento finanziario netto adjusted diminuisce a 23,1 milioni da 29,3 milioni a fine anno 2021 (al netto dell’effetto netto di 2,7 milioni per l’applicazione dell’IFRS 16 relativo ai nuovi contratti di locazione), beneficiando essenzialmente di impieghi di risorse in finanziamento di attività produttive di terzi con marginalità rilevanti.
Il miglioramento del debito netto è evidente anche in termini di incidenza sul totale attivo non finanziario, pari 14,5% nell’esercizio 2022 rispetto al 17,8% nel 2021.
Il portafoglio produzioni contrattualizzato a fine anno 2022 (ricavi da minimo garantito ancora da produrre), è pari a 172,9 milioni. I progetti in sviluppo, relativi alle future attività che il Gruppo ragionevolmente svilupperà e contrattualizzerà nel triennio ’23-’25, sono stimati pari a 311,1 milioni.
Andrea Iervolino, presidente e fondatore di ILBE, ha dichiarato: “Il consolidamento registrato dall’attività nel 2022 rappresenta un obiettivo importante, fortemente condizionato positivamente anche dai più recenti progetti iniziati da ILBE, sia pure in un contesto di mercato che si è rivelato di volta in volta complesso e incerto, anche per gli effetti dell’invasione dell’Ucraina da parte della Russia e della crisi energetica”.
E aggiunge: “Sono soddisfatto nell’affermare che risultati, anche per i risparmi ed alcune ottimizzazioni gestionali e finanziarie conseguite, sono stati sostanzialmente in linea e consistenti con il backlog ed i progetti in sviluppo, nonché con le guidance forniti nel precedente esercizio. Tutto ciò ci ha consentito di migliorare la situazione finanziaria e consolidare ulteriormente la nostra solida struttura patrimoniale, nonché di renderci sereni per le sfide future”.
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