Banche (+2,5%) – Intesa Sanpaolo (+3,2%) è la migliore del segmento italiano, ben impostato nonostante il quadro incerto a livello internazionale

La scorsa settimana il Ftse Italia Banche ha riportato un +2,5% a fronte del -1,1% dell’analogo indice europeo e del +1,6% del Ftse Mib.

Chiusura in rosso quella di venerdì per le borse europee, appesantite dal nuovo sell-off sui bancari tra le crescenti preoccupazioni per la stabilità del settore finanziario e i conseguenti timori per la tenuta dell’economia. Sull’obbligazionario, lo spread Btp-Bund si è attestato a 188 punti base, con il rendimento del decennale italiano al 4%.

Tra le Large Cap, Intesa Sanpaolo ha terminato le contrattazioni a +3,2%, UniCredit a +2,1%, Mediobanca a +1,6%, Banca Monte dei Paschi di Siena a -0,5%, Banca Popolare dell’Emilia Romagna a -1,2% e Banco Bpm a -3,7%.

In relazione al programma di buyback avviato il 13 febbraio 2023, tra il 13 al 17 marzo 2023 Intesa Sanpaolo ha acquistato 128.239.500 azioni, pari a circa lo 0,68% del capitale sociale, a un prezzo medio di acquisto per azione di 2,2989 euro, per un controvalore totale di 294.812.351,34 euro.

Tra le Mid Cap, Banca Popolare di Sondrio ha chiuso a -0,2% e Credito Emiliano a -1,2%.

Infine, tra le Small, Banca Profilo ha registrato un +1,7% e Banco di Desio e Brianza un -5,0%.