Il gruppo Beghelli ha riportato ricavi netti consolidati di 145,9 milioni nel 2022, in flessione dell’1,4% rispetto al 2021.
L’Ebitda è diminuito dell’80% a 3 milioni, con un Ebitda margin sceso dal 10,2% del 2021 al 2,1% del 2022, a causa del diverso mix dei ricavi, che ha ridotto l’incidenza della marginalità lorda e all’incremento dei costi per materie prime, industriali, energetici, generali, e del costo del personale.
Al netto delle componenti non ricorrenti, riconducibili alla svalutazione straordinaria di scorte di magazzino, l’Ebitda adjusted ammonta a 5,4 milioni, in calo del 60% rispetto ai 13,4 milioni del 2021 (che includevano una plusvalenza derivante dalla vendita dello stabilimento di Beghelli North America), con una marginalità del 3,7% rispetto al 9% del 2021.
L’Ebit è passato da un valore positivo di 6,8 milioni a un valore negativo di 6 milioni. Al netto delle componenti non ricorrenti, il valore sarebbe negativo per 3,1 milioni.
Il risultato netto di pertinenza dei soci è negativo per 10,2 milioni, rispetto a un utile di 3,1 nel 2021. Al netto dei componenti non ricorrenti, il risultato è negativo per 6,5 milioni, rispetto all’utile di 0,9 milioni dell’anno precedente.
Dal lato patrimoniale, l’indebitamento finanziario netto è aumentato a 61,9 milioni rispetto all’indebitamento di 42,8 milioni al 31 dicembre 2021. La dinamica è da ricondurre prevalentemente all’aumento del capitale circolante netto e degli investimenti nel 2022.
Per quanto riguarda l’evoluzione della gestione, per il 2023 Beghelli prevede, in assenza di elementi straordinari, anche collegati all’attuale conflitto Russia – Ucraina, un incremento dei ricavi consolidati rispetto all’esercizio 2022, accompagnati da un miglioramento dell’EBITDA ricorrente, con un indebitamento finanziario in riduzione, in un quadro complessivo di sostenibilità del proprio business