Nell’esercizio 2022 Diasorin ha registrato ricavi pari a 1,36 miliardi, in crescita del 10% (+2,4% a cambi costanti) su base annua.
L’Ebitda adjusted si è attestato a 514 milioni (-5,3%; -11% a cambi costanti), con
un’incidenza sui ricavi al 37,8% (38,1% a cambi costanti). La riduzione della marginalità è conseguenza dei minori ricavi Covid, che nel 2021 avevano generato un’importante leva operativa, solo parzialmente compensata dall’inclusione di Luminex nel perimetro di consolidamento.
L’Ebit adjusted è stato pari a 417 milioni, in calo del 10,3%, con un margine del 30,6%.
L’esercizio si è chiuso con un utile netto adjusted di 319 milioni (-10,7%), con un’incidenza sui ricavi del 23,4%.
Sul fronte patrimoniale l’indebitamento finanziario netto si esprime in 907 milioni (986 milioni al 31 dicembre 2021).
La guidance esercizio 2023 a cambi costanti prevede:
- ricavi totali: circa -14%;
- ricavi a parità di perimetro di consolidamento: circa -11%, di cui:
- ricavi al netto del business covid e molecolare respiratorio: +4%/+6%
- ricavi business molecolare respiratorio: circa -20%
- ricavi covid: circa 60 milioni (circa -75% rispetto al 2022)
- Ebitda adjusted margin: circa 34%.
Il Cda proporrà all’assemblea degli azionisti la distribuzione di un dividendo pari a 1,10 euro per azione, con stacco cedola il 22 maggio e data pagamento il 24 maggio.
La società conferma “le linee di sviluppo condivise nel piano presentato all’investor day del 17 dicembre 2021. Le traiettorie di crescita del business dell’immunodiagnostica e delle licensed technologies (al netto della cessione del business della citofluorimetria avvenuta a febbraio 2023) sono in linea con gli obiettivi del piano. La commercializzazione delle piattaforme Liaison Plex e Liaison Nes è attesa nel 2024, in ritardo di circa un anno rispetto alle assunzioni originarie”.
(segue approfondimento)