Mercati – Eurolistini avanzano nel pomeriggio con Wall Street, Piazza Affari +1,6%

Le borse europee proseguono ben intonate nel pomeriggio con l’andamento positivo di Wall Street.

A Milano il Ftse Mib guadagna l’1,6% in area 26.317 punti. In rialzo anche l’Ibex 35 di Madrid (+1,5%), il Dax di Francoforte (+1,5%) il Cac 40 di Parigi (+1,2%) e il Ftse 100 di Londra (+1,1%). Oltreoceano il Dow Jones sale dello 0,9%, lo S&P500 dello 0,7% e il Nasdaq dello 0,6%.

Dopo le turbolenze che hanno colpito il settore bancario a livello globale, il sentiment beneficia dei rumour riportati da Bloomberg secondo cui le autorità statunitensi starebbero valutando la possibilità di espandere una linea di prestito di emergenza che darebbe a First Republic Bank maggior tempo per rafforzare il proprio bilancio.

Gli operatori mantengono tuttavia una certa cautela mentre restano intenti a monitorare i nuovi sviluppi relativi al settore bancario, le dichiarazioni di alcuni funzionari della Bce e della Fed e i segnali provenienti dall’agenda macroeconomica con l’uscita nei prossimi giorni, tra gli altri, del Pil e del deflatore PCE statunitensi nonché dell’inflazione dell’Eurozona.

Il presidente dell’istituto di Minneapolis, Neel Kashkari, ha intanto dichiarato nel fine settimana che le turbolenze bancarie hanno aumentato il rischio di recessione negli Stati Uniti.

Sul fronte macro, l’indice Ifo sulla fiducia delle aziende tedesche a marzo si è attestato a 93,3 punti, al di sopra delle stime degli analisti (91,0 punti) e in miglioramento rispetto al dato del mese precedente (91,1 punti).

Intanto sul Forex il cambio euro/dollaro risale a 1,078 e il dollaro/yen a 131,5. Tra le materie prime in rialzo le quotazioni del greggio, con il Brent (+1,3%) a 75,6 dollari e il Wti (+1,4%) a 70,3 dollari.

Sull’obbligazionario, infine, lo spread Btp-Bund cala di circa cinque punti in area 182 punti base, con il rendimento del decennale italiano al 4,09%.

Tornando a Piazza Affari, gli acquisti premiano in particolare Terna (+3,7%), Iveco (+3,5%), Saipem (+3,2%) e Prysmian (+2,9%) mentre Diasorin cede il 4,5%, scivolando in coda, dopo i conti.