Si riporta l’andamento odierno dei principali titoli internazionali del settore energetico:
Seduta cauta per le borse europee: a Milano il Ftse Mib guadagna lo 0,2%, poco mosso come l’Ibex 35 (+0,4%), il Ftse 100 (+0,2%), il Cac 40 (+0,1%) e il Dax (+0,1%). Oltreoceano il Nasdaq cede lo 0,5%, lo S&P500 lo 0,2% mentre il Dow Jones resiste a +0,2%.
I prezzi del greggio sono in lieve rialzo, dopo il rally di ieri in scia a una disputa legale tra Iraq e Kurdistan che ha provocato un’interruzione delle forniture di petrolio e dopo l’attenuarsi delle turbolenze nel settore bancario.
L’Iraq è stato costretto a fermare le esportazioni di circa 400.000 barili al giorno dalla regione settentrionale del Kurdistan attraverso la Turchia, dopo che una decisione arbitrale ha confermato che è necessario il consenso di Baghdad per esportare il petrolio.
Le quotazioni del greggio si avviano comunque ad archiviare il quinto mese consecutivo in ribasso, tra le preoccupazioni per il rischio di una recessione negli Stati Uniti e la resilienza dell’offerta russa nonostante le sanzioni, a cui si sono aggiunti i timori sulla solidità del sistema finanziario.
Il tutto in attesa del meeting OPEC+ in programma la prossima settimana, che secondo le attese non dovrebbe modificare gli attuali livelli di produzione tra le turbolenze che stanno interessando i mercati finanziari.
Il colosso energetico British Petroleum (+2,1%) e Adnoc hanno avanzato un’offerta non vincolante da circa 2 miliardi di dollari per acquisire il 50% di NewMed Energy, società israeliana specializzata nell’esplorazione, sviluppo, produzione e vendita di gas naturale, finalizzata al delisting per poi creare una joint venture.
NewMed Energy possiede diritti di sfruttamento per oltre il 45% del più grande giacimento di gas naturale offshore di Israele; ciò permetterebbe a Bp di rafforzare la propria presenza nel mediterraneo orientale e ad Adnoc di stabilire una prima presenza nella regione. Inoltre, l’operazione rafforzerebbe la già consolidata partnership tra Bp e Adnoc.