Mercati – Europa rallenta ma resta positiva, poco mossi i futures di Wall Street

Proseguono sopra la parità le borse europee riducendo i guadagni rispetto all’apertura, mentre i futures di Wall Street scambiano poco mossi in un contesto in cui sembrano attenuarsi le preoccupazioni riguardo la stabilità del sistema finanziario.

A Milano il Ftse Mib guadagna lo 0,3% in area 26.280 punti. Bene anche l’Ibex 35 di Madrid (+0,5%), il Cac 40 di Parigi (+0,2%), il Ftse 100 di Londra (+0,2%) e il Dax di Francoforte (+0,1%).

Sui mercati prevale un clima di cautela, mettendosi alle spalle il peggio delle turbolenze nel sistema finanziario sia passato. Gli operatori valutano più probabile un rischio recessione e la possibilità che la Federal Reserve possa porre un limite al rialzo dei tassi e possa invertire la rotta entro la fine del 2023.

A sostenere il sentiment degli operatori stanno contribuendo le rassicurazioni da parte di alcuni analisti sullo stato di salute su Deutsche Bank che, così come altre banche europee, è ritenuta più solida e capitalizzata delle controparti statunitensi (specialmente quelle regionali).

Inoltre, in queste settimane turbolenti, in particolare le istituzioni statunitensi ed elvetiche, hanno dimostrato di saper prontamente intervenire per tutelare la stabilità del sistema finanziario dal panico che alcuni fallimenti potrebbero espandere anche agli istituti più solidi.

Sul fronte macro, cresce l’attesa per l’uscita venerdì negli Stati Uniti dell’indice Pce, una misura chiave dell’inflazione attentamente monitorata dalla Fed per le sue decisioni in materia di politica monetaria.

Intanto sul Forex il biglietto verde è poco mosso nei confronti delle altre valute, con il cambio euro dollaro a 1,08 mentre il dollaro/yen torna sopra in area 131. Tra le materie prime in rialzo le quotazioni del greggio, con il Brent (+0,4%) a 78,1 dollari e il Wti (+0,4%) a 73,2 dollari.

Sull’obbligazionario, infine, lo spread Btp-Bund si attesta in area 186 punti base, con il rendimento del decennale italiano al 4,17%.

Tornando a Piazza Affari, gli acquisti premiano in particolare Tenaris (+2,4%), Tim (+2,4%), Eni (+1,9%), e DiaSorin (+1,6%%), mentre arretrano A2A (-1,4%) e STMicro (-1,3%).

A sostenere gli acquisti su Telecom contribuiscono le indiscrezioni secondo cui Cdp sarebbe pronta ad aumentare la propria offerta per la rete Tim di 2 miliardi portandola in area 20 miliardi.