Mercati – Movimenti ancora cauti nel pomeriggio, Ftse Mib +0,2%

Le borse europee proseguono caute nel pomeriggio con l’andamento incerto di Wall Street.

A Milano il Ftse Mib guadagna lo 0,2% in area 26.257 punti, poco mosso come l’Ibex 35 di Madrid (+0,4%), il Ftse 100 di Londra (+0,2%), il Cac 40 di Parigi (+0,1%) e il Dax di Francoforte (+0,1%). Oltreoceano il Nasdaq cede lo 0,5%, lo S&P500 lo 0,2% mentre il Dow Jones resiste a +0,2%.

Mentre i mercati sembrano essersi stabilizzati dopo le recenti turbolenze del settore bancario, l’attenzione si focalizza ora sugli appuntamenti chiave di questa settimana, a partire dalla testimonianza al Congresso di alcuni funzionari della Federal Reserve in merito alla crisi bancaria, e dall’uscita di una serie di importanti dati macro tra i quali il Pil e il deflatore PCE statunitensi nonché l’inflazione dell’Eurozona.

Nel frattempo gli operatori stimano una probabilità superiore al 50% che la Fed alzerà i tassi di un quarto di punto nella sua prossima riunione mentre continuano ad aspettarsi un successivo forte allentamento della stretta monetaria con le valutazioni che indicano una discesa del tasso ufficiale a circa il 4,3% a dicembre.

Intanto sul forex l’euro/dollaro risale a quota 1,083 mentre il cambio tra biglietto verde e lo yen ridiscende in area 130,8. Tra le materie prime, poco mosse le quotazioni del greggio con il Brent a 77,6 dollari (-0,2%) e il Wti a 72,7 dollari al barile (-0,1%).

Sull’obbligazionario, infine, lo spread Btp-Bund sale di due punti base in area 185, con il rendimento del decennale italiano al 4,13%. Collocati, stamane, Btp a 2 anni, 10 anni e 10 anni indicizzati all’inflazione per l’intera offerta di 5,5 miliardi.

Tornando a Piazza Affari, gli acquisti premiano in particolare Tenaris (+2,4%) e Telecom (+2,2%), sostenuta dalle indiscrezioni secondo cui Cdp sarebbe pronta ad aumentare la propria offerta per la rete Tim di 2 miliardi portandola a circa 20 miliardi. Seguono Eni (+1,9%) e Diasorin (+1,4%), che rimbalza dopo la chiusura a -4% di ieri. Arretrano invece STM (-2,3%), Recordati (-1,8%) e Azimut (-1,4%).