Seduta in rialzo per i tassi europei e americani in un clima che beneficia di un allentamento dei timori legati alle recenti tensioni e turbolenze del settore bancario. Collocati, stamane, Btp per l’intera offerta di 5,5 miliardi.
I principali listini continentali viaggiano in frazionale rialzo con il Ftse Mib a +0,3%.
Gli operatori stanno progressivamente assumendo una maggiore propensione al rischio con l’attenuarsi del nervosismo a livello finanziario.
L’attenzione si sta intanto focalizzando principalmente sugli appuntamenti chiave di questa settimana, a partire dai discorsi di diversi funzionari della Federal Reserve, e dall’uscita di una serie di dati macro tra i quali il Pil e il deflatore PCE statunitensi nonché l’inflazione dell’Eurozona.
Nel frattempo gli operatori stimano una probabilità superiore al 50% che la Federal Reserve alzerà i tassi di un quarto di punto nella sua prossima riunione mentre continuano ad aspettarsi un successivo forte allentamento con le valutazioni che suggeriscono che il tasso ufficiale scenderà a circa il 4,3% a dicembre.
Tornando all’obbligazionario, stamane il Tesoro ha collocato, per l’intera offerta, 2,75 miliardi di BTP a 2 anni con scadenza 28 marzo 2025, 1,25 miliardi di BTP a 10 anni con scadenza 1 dicembre 2024 e 1,5 miliardi di BTP indicizzati all’inflazione a 10 anni con scadenza 15 maggio 2033, con rendimento lordo rispettivamente del 3,29%, 3,10% e 2,02%.
Intanto il tasso del Btp decennale sale di 8 bp al 4,17%, con uno spread a 187 punti, mentre oltreoceano il rendimento del T-Bond si fissa al 3,57% (+4bp).