Nella seduta di ieri il Ftse Italia Banche ha riportato un +2,1% a fronte del +0,9% dell’analogo indice europeo e del +0,5% del Ftse Mib.
Chiusura sopra la parità per le borse europee, mentre proseguiva senza direzione precisa la seduta di Wall Street in attesa di nuove indicazioni sulla traiettoria della politica monetaria e sviluppi sui tumulti nel comparto bancario. Sull’obbligazionario, lo spread Btp-Bund si è attestato a 184 punti base, con il rendimento del decennale italiano al 4,13%.
Tra le Large Cap, UniCredit ha terminato le contrattazioni a +4,4%, Mediobanca a +1,2%, Banca Monte dei Paschi di Siena a +1,0% come Intesa Sanpaolo e Banco Bpm a +1,0% mentre Banca Popolare dell’Emilia Romagna ha chiuso a +0,3%.
In relazione all’esecuzione del programma di acquisto di azioni proprie finalizzato all’annullamento (buyback) e avviato il 13 febbraio 2023, dal 20 al 24 marzo 2023 Intesa Sanpaolo ha acquistato complessivamente 128.228.894 azioni, pari a circa lo 0,68% del capitale sociale, a un prezzo medio di acquisto per azione di 2,3054 euro, per un controvalore totale di 295.618.252,69 euro.
Tra le Mid Cap, Credito Emiliano ha terminato a +1,2% e Banca Popolare di Sondrio a +0,2%.
Infine, tra le Small, Banco di Desio e Brianza ha registrato un +0,9% e Banca Profilo una variazione nulla.