Fervi ha chiuso il 2022 con ricavi in crescita del 50,8% a 57,3 milioni, grazie principalmente alla neo acquisita RIvit (25,7 milioni) che al 31 dicembre 2021 contribuiva per soli 3 mesi, dalla data di acquisizione a settembre 2021.
L’Ebitda è aumentato del 57,2% a 8,3 milioni, mentre l’Ebitda adjusted (al netto di costi di M&A per 0,1 milioni nel 2022 e per 0,27 milioni nel 2021) ha segnato un +51,3% a 8,4 milioni, con una marginalità stabile al 14,7%.
Gli oneri finanziari risultano in aumento rispetto all’esercizio precedente a seguito del consolidamento della neo acquista Rivit. In particolare, sono presenti 68 mila euro di commissioni sulla garanzia bancaria prestata al venditore a latere del vendor loan (19 mila euro circa nel 2021). Si rileva inoltre che nel corso del 2022 è stato ottenuto un altro finanziamento da primario istituto di credito di 2 milioni.
I proventi e oneri straordinari diminuiscono in quanto nel 2021 beneficiavano in particolare della sopravvenienza attiva non tassata legata all’ottenimento del credito d’imposta per gli investimenti in attività di ricerca e sviluppo per gli anni 2016-2020 ottenuto da Riflex (0,36 milioni) e la sopravvenienza attiva legata alla maturazione della super Ace.
L’incremento del tax rate (28,5% nel 2022 rispetto a 24,2% nel 2021), invece, è frutto principalmente del consolidamento della Rivit che non beneficia del regime Patent Box. Si segnala inoltre che si è esaurito per Fervi e Riflex, il beneficio fiscale connesso all’agevolazione Patent Box dell’anno 2019.
Di conseguenza, l’utile netto è cresciuto del 13,6% a 3,6 milioni. Il risultato netto adjusted dell’ammortamento del Know How affrancato lo scorso anno e ammortizzato in 4 anni, risulterebbe pari a 4,4 milioni, in aumento del 28,9% rispetto ai 3,4 milioni del 2021.
Dal lato patrimoniale, l’indebitamento finanziario netto è aumentato leggermente a 11,2 milioni rispetto ai 10,4 milioni di fine 2021.
Il Consiglio di Amministrazione di Fervi ha proposto la distribuzione di un dividendo di 0,40 euro per azione contro gli 0,35 euro del 2021. Il dividendo, qualora approvato dall’Assemblea, sarà messo in pagamento per gli aventi diritto in data 10 maggio 2023 con data stacco cedola 08 maggio 2023 e record date 9 maggio 2023.
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