Intesa Sanpaolo ha pubblicato un set integrato e articolato di reportistica di sostenibilità per il 2022: la Dichiarazione Consolidata Non Finanziaria (DCNF), il secondo TCFD Report
dedicato ai temi climatici e alla transizione verso un’economia a basse emissioni e il PRB Report, per la prima volta come documento separato, che rendiconta i progressi raggiunti rispetto ai Principles for Responsibile Banking (PRB).
La DCNF rimane il fulcro della rendicontazione, un documento strutturato e organico che rappresenta, attraverso un set di indicatori qualitativi e quantitativi, le performance in ambito ESG (Environmental, Social, Governance) e i risultati raggiunti dal Gruppo nel 2022, a cui si affiancano gli altri due documenti per offrire a tutti gli stakeholder una rendicontazione sempre più completa e trasparente.
A febbraio 2022 Intesa Sanpaolo ha avviato le attività per il perseguimento degli obiettivi del Piano d’Impresa 2022-2025, di cui quello “ESG” è uno dei quattro pilastri con l’obiettivo di promuovere la creazione di valore sostenibile e favorire la transizione ecologica del Paese, rafforzando la leadership del Gruppo con una posizione ai vertici mondiali per impatto sociale e grande focus sul clima.
In linea con l’impegno per la riduzione delle emissioni a Net-Zero entro il 2050, il nuovo Piano ha stabilito i target intermedi al 2030 sulle emissioni finanziate in quattro settori a maggiori emissioni – Oil&Gas, Power Generation, Automotive, Coal mining.
Come evidenziato nel TCFD Report 2022, questi settori hanno visto una riduzione complessiva superiore al 60% delle emissioni assolute, nonostante il periodo complesso per le conseguenze del conflitto Russia-Ucraina sulla disponibilità e il prezzo delle materie prime energetiche.
Tra i principali risultati dell’impegno di sostenibilità rispetto agli obiettivi del Piano d’Impresa 2022-2025, che prevede di destinare 115 miliardi alla società e alla transizione verde e 500 milioni per supportare le persone in difficoltà, emergono:
- Social lending e urban regeneration (credito sociale e rigenerazione urbana): 9,3 miliardi nel 2022 su 25 miliardi stanziati in arco di Piano
- finanziamenti a green e circular economy e transizione ecologica: 32 miliardi erogati nel 2021 e nel 2022 dei 76 miliardi messi a disposizione nel 2021-2026 per il Green Deal europeo e il PNRR;2,6 miliardi a clienti privati per Mutui Green dei 12 miliardi disponibili nell’orizzonte di Piano;
- contributo monetario alla comunità: ~97 milioni nel 2022, con particolare focus su arte e cultura, l’apertura di due nuovi musei a Torino e Napoli ha portato a 4 le sedi delle Gallerie d’Italia di Intesa Sanpaolo, con 480.000 visitatori complessivi nel 2022; contrasto alla povertà con oltre 21,3 milioni di interventi (anche a sostegno dell’emergenza umanitaria in Ucraina) di cui 15,9 milioni di pasti, oltre 2,2 milioni di posti letto, ~3 milioni di farmaci e 264 mila capi di abbigliamento;
- leadership negli investimenti sostenibili: 232 fondi offerti da Eurizon per ~110 miliardi di masse (54% del totale rispetto al 46% del 2021); oltre 270 attività di engagement su tematiche ESG nei confronti di quasi 200 società; 81 fondi di Fideuram classificati “sostenibili” per un totale di oltre 26 miliardidi patrimonio (61% del totale);
- leadership nel digitale: oltre 12 milioni di clienti multicanale per circa un miliardo e mezzo di login e 146 milioni di operazioni transazionali all’anno, grazie a un’infrastruttura all’avanguardia e alla forte proposta sui canali digitali; App Intesa Sanpaolo Mobile al primo posto tra tutte le app bancarie dell’area EMEA secondo Forrester; proseguite le attività per l’avvio di Isybank in linea con i target del Piano d’impresa, con ~340 specialisti già dedicati;
- focus sul benessere delle persone: 1.300 assunzioni nel 2021-2022 sulle 4.600 previste in arco Piano e ~2.000 persone riqualificate su 8.000 previste in arco Piano; ~12,6 milioni di ore di formazione erogate nel 2022 su 50 milioni di ore previste al 2025 e 92% delle persone del Gruppo formate su temi ESG; contributo economico straordinario di ~80 milioni a ~90.000 persone del Gruppo per mitigare l’impatto dell’inflazione; avviata una nuova organizzazione del lavoro che prevede maggiore flessibilità in termini di orario lavorativo giornaliero, smart working e l’introduzione della settimana lavorativa di quattro giorni su base volontaria a parità di retribuzione.