Lindbergh ha chiuso il 2022 con ricavi in crescita del 66,4% a 22,71 milioni, grazie al contributo positivo di tutto le business unit.
In particolare, la BU Network Management, core business del gruppo, è cresciuta del 76,1% a 18,9 milioni, la BU Waste Management (operativa solo in Italia) ha segnato un +14,8% 2,53 milioni e la BU Warehouse Management (operativa solo in Italia) ha segnato un +45,3% a 0,83 milioni.
Si evidenzia che la controllata francese Lindbergh France per l’esercizio 2021 è stata consolidata per il periodo compreso tra settembre e dicembre 2021, mentre per l’esercizio 2022 si è consolidato l’intero anno. Questo spiega in buona parte l’aumento dei ricavi del Gruppo, in aggiunta all’ottima performance della capogruppo in Italia, che ha fatto segnare una crescita dei ricavi del 15,3% rispetto al 2021.
A livello operativo, l’Ebitda è aumentato del 34,8% a 2,81 milioni, con una marginalità al 12,4% (-290 punti base), mentre l’Ebit ha registrato un +28,8% a 1,31 milioni, dopo ammortamenti per 1,5 milioni (1,1 milioni nel 2021).
L’esercizio si è chiuso con un incremento dell’utile netto del 22,1% a 0,87 milioni.
Dal lato patrimoniale, l’indebitamento finanziario è aumentato a 3,14 milioni rispetto ai 2,78 milioni al 31 dicembre 2021, dopi un flusso di cassa operativo pari a 2,39 milioni (1,58 milioni nel 2021).
Per quanto riguarda l’evoluzione della gestione, per il 2023 il gruppo prevede e un incremento del giro d’affari organico sia in Italia, sia in Francia. In entrambi i Paesi sono andati a regime nuovi servizi e/o nuovi clienti che quindi nel corso di quest’anno contribuiranno a far crescere i ricavi del Gruppo.
Gran parte degli adeguamenti contrattuali necessari per far fronte all’improvviso aumento dei prezzi nel 2022, inoltre, sono stati conclusi. Questo permetterà nel corso del 2023 e per gli anni a venire di avere aggiustamenti tariffari legati all’andamento dei prezzi, oltre agli adeguamenti automatici delle tariffe legati esclusivamente al prezzo dei carburanti.
Lato investimenti, dopo il 2022 in cui si sono utilizzate le risorse per sostenere lo scale up in Francia e per sviluppare e ottimizzare le piattaforme IT, per il 2023 si prevede l’impiego di risorse per possibili operazioni di M&A legate allo sviluppo della strategia di internalizzazione delle reti di assistenza tecnica.
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