Mercati Usa – In attesa di una direzione precisa

Wall Street si muove da qualche giornata in un range di quotazione alquanto ristretto. In particolare, per quanto riguarda lo S&P500 l’indice è compresso da alcune sedute nella forchetta compresa tra 3.950 e 4.000 punti.

Nella giornata di ieri tutti e quattro gli indici principali hanno chiuso in lieve contrazione con ancora il Nasdaq (-0,4%) il più debole replicando così la seduta precedente nella quale tuttavia era risultato l’unico listino in rosso.

Dow Jones, S&P500 e Russell 2000 hanno invece contenuto ieri il calo tra il decimo e i due decimi di punto percentuale.

In discesa tutti i big della tecnologia tra il mezzo e i due punti percentuali, da Amazon a AMD. In controtendenza solo Alibaba (+14%), in scia alla notizia della pubblica uscita del suo mentore Jack Ma in Cina, dopo oltre un anno di oblio.

VIX in ribasso di circa l’otto per cento e per un soffio al di sotto dei 20 punti.

Sul mercato obbligazionario i rendimenti proseguono la fase di risalita con un balzo di altri cinque punti base sulla scadenza decennale fino al 3,56%.

Tra le materie prime, il petrolio consolida il forte rimbalzo della seduta precedente e chiude ancora in progresso di un punto percentuale a quota 73,5 dollari al barile.

Seduta molto positiva per i due principali metalli preziosi – oro ed argento – i quali guadagnano entrambi un punto percentuale con il metallo più prezioso che si avvicina ancora alla soglia dei 2.000 dollari l’oncia chiudendo a $1.992.

Sul mercato valutario il dollaro prosegue la fase di indebolimento scivolando di mazza figura rispetto alla moneta unica a 1,084.