Nella seduta di ieri il Ftse Italia Banche ha riportato un +1,4% a fronte del +2,0% dell’analogo indice europeo e del +1,6% del Ftse Mib.
Chiusura in rialzo per le borse europee, mentre proseguiva in positivo la seduta di Wall Street tra la buona intonazione del settore tecnologico in scia alla riorganizzazione annunciata da Alibaba e l’attenuarsi dei timori per i tumulti nel settore bancario. Sull’obbligazionario, lo spread Btp-Bund è arretrato di circa due punti base a 182, con il rendimento del decennale italiano al 4,13%.
Tra le Large Cap, Banca Monte dei Paschi di Siena ha terminato le contrattazioni a +5,8%, Banco Bpm a +3,7%, Banca Popolare dell’Emilia Romagna a +2,7%, Mediobanca a +1,5% come Intesa Sanpaolo e UniCredit a +0,6%.
Intesa Sanpaolo ha pubblicato un set integrato e articolato di reportistica di sostenibilità per il 2022: la Dichiarazione Consolidata Non Finanziaria (DCNF), il secondo TCFD Report
dedicato ai temi climatici e alla transizione verso un’economia a basse emissioni e il PRB Report, per la prima volta come documento separato, che rendiconta i progressi raggiunti rispetto ai Principles for Responsibile Banking (PRB).
UniCredit ha ricevuto l’autorizzazione della BCE per l’esecuzione del programma di riacquisto di azioni proprie per il 2022 per un importo massimo di 3,343 miliardi.
Tra le Mid Cap, Credito Emiliano ha chiuso a +3,6% e Banca Popolare di Sondrio a +3,1%.
Infine, tra le Small, Banco di Desio e Brianza ha registrato un +1,2% e Banca Profilo un +0,5%.