Nel comune di Arquata del Tronto (AP) è stata messa in esercizio e avviata la produzione di energia rinnovabile dell’impianto idroelettrico di Capodacqua di Enel Green Power che, dopo 5 anni di fermo a causa del sisma e circa due anni di lavori avviati nel 2021, ritorna a nuova vita, completamente ristrutturato nel segno della sostenibilità ambientale, dell’innovazione e dell’economia circolare.
L’impianto ultracentenario ha una potenza installata di 300kW ed è in grado di soddisfare il fabbisogno energetico di circa 400 famiglie.
Oggi la piccola centrale, che fa parte del bacino idrografico del fiume Tronto insieme ad altri cinque impianti di Enel Green Power Italia (Scandarella, Venamartello, Capodiponte, Castellano e Ascoli Porta Romana) tra Lazio e Marche, è un esempio concreto di economia circolare e di bioedilizia: per ridurre infatti l’impatto ambientale e migliorare la sua resistenza sismica, la struttura portante è stata ricostruita in legno e con i suoi scarti, utilizzando come isolante la lolla di riso; i pavimenti saranno realizzati da piastrelle ricavate dalle macerie del terremoto, attraverso un progetto di collaborazione fra l’Università di Camerino e due aziende del territorio.
Sfruttando un salto idraulico di circa 70 metri, una portata pari 500 litri al secondo, l’impianto ad acqua fluente produce energia rinnovabile in grado di evitare circa 800 tonnellate di emissioni di CO2 all’anno.
La centrale sarà dotata anche di pannelli solari prodotti dalla fabbrica Enel Green Power di Catania 3Sun.
Oltre alla ricostruzione della centrale, ad Arquata del Tronto sono stati realizzati, in corso di realizzazione o programmati ulteriori interventi che coinvolgono altre società del Gruppo Enel, come la cessione gratuita di 256 corpi illuminanti a led, interventi di illuminazione artistica che andranno a valorizzare la centrale, ricostruzione, potenziamento e digitalizzazione di parte della rete di distribuzione locale e lo sviluppo della rete di infrastrutture di ricarica per auto elettriche.