Partenza positiva per le borse europee, reduci da quattro sedute consecutive di guadagni in scia all’allentamento delle preoccupazioni legate alla stabilità del comparto bancario dopo le turbolenze delle ultime settimane.
A Milano il Ftse Mib guadagna lo 0,5% in area 26.890 punti. In rialzo anche l’Ibex 35 di Madrid (+0,9%), il Cac 40 di Parigi (+0,7%), il Dax di Francoforte (+0,7%) e il Ftse 100 di Londra (+0,2%).
Chiusura in rialzo ieri a Wall Street, con il Nasdaq che è entrato in un bull market terminando sui massimi dallo scorso agosto dopo che l’annuncio della riorganizzazione di Alibaba ha sostenuto i tecnologici.
Digeriti i timori per i tumulti nel settore finanziario, i mercati tornano a concentrarsi sull’outlook della politica monetaria, tra le crescenti aspettative che la Federal Reserve si avvicini a concludere il proprio ciclo di rialzi dei tassi di interesse.
L’attenzione è rivolta, quindi, in particolare sui dati economici per avere maggiori indicazioni su quali saranno le prossime mosse dell’istituto di Washington, anche alla luce delle recenti tensioni che hanno coinvolto le banche.
Sul fronte macro, negli Stati Uniti l’agenda di oggi prevede le richieste settimanali di sussidi di disoccupazione e la lettura finale del Pil del quarto trimestre, mentre domani uscirà il deflatore Pce, la misura dell’inflazione preferita dalla Fed.
Focus, inoltre, sugli interventi di diversi membri della banca centrale Usa, mentre in Europa occhi sulla lettura preliminare dell’inflazione tedesca a marzo e sull’indice della fiducia dei consumatori dell’Eurozona.
Intanto sul Forex il biglietto verde è poco mosso nei confronti delle altre valute, con il cambio euro/dollaro a 1,085 e il dollaro/yen a 132,4. Tra le materie prime in lieve rialzo le quotazioni del greggio, con il Brent (+0,2%) a 77,8 dollari e il Wti (+0,3%) a 73,2 dollari.
Sull’obbligazionario, infine, lo spread Btp-Bund riparte in area 182 punti base, con il rendimento del decennale italiano al 4,09%.
Tornando a Piazza Affari, bene in avvio Stm (+1,5%), Pirelli (+1,2%), Hera (+1,1%) e Interpump (+1,1%), mentre arretra Tenaris (-1,2%).
