Mercati asiatici – Misti tra i rialzi di Cina e Hong Kong e la flessione del Giappone

Seduta mista per i principali listini asiatici – orfani della borsa indiana chiusa per festività – nonostante la chiusura in deciso rialzo di Wall Street.

In Cina, Shanghai guadagna lo 0,6% e Shenzhen lo 0,3%. In linea Hong Kong che avanza anch’essa dello 0,6%, debole invece il Giappone con Nikkei e Topix che cedono rispettivamente lo 0,6% e lo 0,7%.

Il sentiment dei mercati è stato sostenuto dalle minori preoccupazioni riguardo la stabilità del settore finanziario, mentre il comparto tecnologico ha beneficiato della decisione di Alibaba di dividere il gruppo in sei diverse società autonome, che a loro volta potrebbero valutare l’ipotesi di Ipo.

Una mossa che per molti osservatori potrebbe tradursi in un allentamento più generale delle restrizioni che negli ultimi anni il governo di Pechino ha imposto alle società del comparto.

Intanto, gli investitori si preparano a una serie di dati economici, in programma tra oggi e domani, tra cui l’inflazione dell’Eurozona, il Pil statunitense e la misura dell’inflazione preferita dalla Federal Reserve, il deflatore Pce, che contribuirà a formulare le aspettative sulle prossime mosse dell’istituto di Washington.

Al momento, le previsioni indicano un deciso allentamento dell’aggressivo ciclo di rialzi dei tassi di interesse da parte della Fed, anche se diversi operatori hanno messo in guardia sul fatto che i mercati si sbagliano ad aspettarsi un imminente taglio del costo del denaro.

Sul forex, l’euro/dollaro oscilla in area 1,084 mentre il cambio tra biglietto verde e lo yen cala a quota 132,6. Tra le materie prime, il petrolio viaggia poco mosso con il Brent a 77,6 dollari (+0,1%) e il Wti a 73,1 dollari al barile (+0,1%).

Il tutto dopo che ieri, a Wall Street, il Nasdaq ha guadagnato l’1,8%, lo S&P500 l’1,4% e il Dow Jones l’1%.