Avvio positivo a Wall Street, sulla scia dei guadagni di ieri, in attesa di sviluppi sulla politica monetaria della Fed. Dopo pochi minuti di scambi, il Nasdaq guadagna lo 0,7%, l’S&P 500 lo 0,6%, il Dow Jones lo 0,5%.
Il sentiment dei mercati è sostenuto dalle aspettative di un’inversione di rotta nella politica monetaria restrittiva nella seconda parte dell’anno, con i futures sui Fed funds che ora scontano una probabilità superiore al 70% di un taglio dei tassi già nel meeting del FOMC di settembre.
Le possibilità di tagli dei tassi anticipati, tuttavia, dipenderanno dall’evolversi dell’inflazione, che resta a livelli ancora troppo altri. A tal proposito, è in uscita domani l’indice PCE, la misura preferita della banca centrale americana nel valutare l’andamento dei prezzi.
Sempre sul fronte macro, oggi sono stati diffusi i dati sulle richieste settimanali di sussidi di disoccupazione negli Usa, aumentate di 198 mila unità rispetto alle 196 mila unità previste dal consensus e alle 191 mila della rilevazione precedente.
La lettura finale del Pil Usa del quarto trimestre 2022, invece, è stata rivista al ribasso al +2,6%, rispetto alla crescita del 2,7% della stima precedente.
Intanto sul Forex, il biglietto verde è in ribasso nei confronti delle altre valute grazie al risk sentiment in miglioramento, con l’euro/dollaro che supera quota 1,09 e in dollaro/yen in lieve discesa a 132,7.
Nel comparto obbligazionario, in lieve aumento i rendimenti sui titoli di stato americano, con il tasso sui Treasury a due anni in incremento di 4 punti base al 4,14% e quello sul decennale che sale di 1 punto base al 3,57%.
Tra le materie prime, infine, proseguono in rialzo le quotazioni del greggio, con il Brent (+1%) a 78,1 dollari e il Wti (+0,7%) a 73,6 dollari.
