Borsa Italiana ha comunicato che a partire dalla seduta del 3 aprile 2023 le azioni Olidata saranno riammesse alle negoziazioni su Euronext Milan, riammissione che segue l’autorizzazione alla pubblicazione del prospetto informativo da parte della CONSOB per l’ammissione alle negoziazioni delle nuove azioni derivanti dall’aumento di capitale.
Borsa Italiana aveva sospeso a tempo indeterminato le negoziazioni del titolo nel marzo 2016, dopo la messa in liquidazione della società.
A ottobre 2022 Olidata ha cambiato socio di controllo, ora la Sferanet di Cristiano Rufini, a seguito dell’aumento di capitale eseguito dalla Società prevalentemente sottoscritto mediante il conferimento in natura del 51% di Sferanet, operazione che ha comportato un reverse merger.
Cristiano Rufini detiene il 53,3% del capitale di Olidata, Le Fonti Capital Partner ha l’8,8% e altri azionisti, con partecipazione inferiore al 5% hanno il 37,9%.
I Dati Preliminari Olidata 2022, elaborati considerando l’andamento gestionale/reddituale del Gruppo Olidata consuntivato nel primo semestre 2022, nonché l’andamento gestionale/reddituale del Gruppo Olidata stimato nel secondo semestre 2022, cui Sferanet ha contribuito a partire dal 18 ottobre 2022 (data di efficacia del conferimento del 51% di Sferanet in Olidata), mostrano ricavi delle vendite e delle prestazioni pari a circa 22,1 milioni, un EBITDA negativo per 393 mila euro e un risultato netto positivo per 10,4 milioni (senza tenere conto dell’effetto positivo dell’esdebitazione concordataria è negativo per quasi 2 milioni).
Il Cda anche sulla base dei Dati Preliminari 2022, ha confermato la validità degli obiettivi e delle direttrici del Piano Strategico, che prevede un incremento dei ricavi delle vendite e delle prestazioni nell’arco di Piano ad un CAGR pari all’8,2% rispetto al Dato Preliminare Sferanet 2022, pari a 49,9 milioni.
La percentuale di incremento di tale voce assunta alla base del Piano è ricompresa tra quella attesa del mercato digitale (CAGR 2022-2025, pari al 5,4%) e quella attesa del mercato del digital enabler (CAGR 2022-2025 pari al 13,9%).
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L’aggiudicazione di nuove gare è attesa contribuire per circa la metà dei ricavi previsti nel 2023 dal Piano Strategico e per una parte preponderante di quelli attesi complessivamente nell’arco di Piano.