Il Cda di Vimi Fasteners ha approvato la relazione finanziaria al 31 dicembre 2022, che riporta ricavi consolidati pari a 53,35 milioni (+11,2% a/a), in linea con quanto comunicato al mercato lo scorso 21 febbraio 2023. Il portafoglio ordini è risultato in aumento da 33,5 milioni a 37,7 milioni.
L’Ebitda del Gruppo risulta pari a 6,08 milioni, rispetto ad un valore adjusted di 6,25 milioni al 31 dicembre 2021, al netto del contributo per minore Earn-Out relativo all’acquisizione della società MF Inox. L’Ebitda margin cala all’11,4% dal 13,02% dell’Ebitda adjusted margin del 2021.
Nel contesto inflattivo del 2022, che ha provocato un aumento dei costi legati ai costi dei materiali e dell’energia, la Società ha prontamente reagito con una politica di aumento di prezzi per compensare l’aumento dei costi, unitamente a una migliore razionalizzazione dei costi di struttura e al continuo miglioramento dell’efficienza produttiva.
Il gruppo chiude il 2022 con un utile netto di 1,75 milioni, in calo dai 2,09 milioni dell’anno precedente. Il risultato risente di un significativo livello di ammortanti per 3,77 milioni derivanti dal piano di investimenti realizzati negli ultimi anni.
Dal lato patrimoniale, l’indebitamento finanziario netto diminuisce del 13,44% a 14,09 milioni. La Società precisa che 2,69 milioni sono imputabili alla rilevazione di debiti attualizzati per canoni futuri di leasing e affitti.
Il Cda ha proposto all’Assemblea degli Azionisti un dividendo di 0,053 euro per azione, con stacco della cedola al 15 maggio 2023, record date il 16 maggio 2023 e pagamento dal 17 maggio 2023.
Il dividend yield, calcolato sul prezzo ufficiale di chiusura al 29 marzo 2022, risulta pari al 3,8%, mentre il payout ratio risulta pari all’87,74% dell’utile della Capogruppo.
Il Gruppo prosegue nella differenziazione dei mercati di riferimento con focus sul settore industrial che costituisce significative opportunità di crescita. Inoltre il management si è posto l’obiettivo di sviluppare maggiormente la propria presenza negli USA, tramite l’ampliamento della clientela servita dalla controllata americana Vimi Fasteners Inc.
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