Il Cda di Clabo ha approvato la relazione finanziaria al 31 dicembre 2021 che mostra vendite nette in crescita del 16,25% a 51,4 milioni, trainate dal +41,4% delle vendite del segmento Food Retail a 24,5 milioni.
L’Ebitda sale da 6 milioni a 8,7 milioni, con la relativa marginalità in aumento dall’11,8% al 14,7%, per effetto dell’aumento delle vendite e sul contenimento dei costi di struttura. Tutte le voci di costi operativi hanno ridotto la loro incidenza sui ricavi grazie ai processi di efficientamento posti in essere.
Il risultato netto di gruppo è tornato positivo per 0,4 milioni vs la perdita di 1,4 milioni del 2021, dopo ammortamenti e diritti d’uso da IAS/IFRS 16 per 5,1 milioni e oneri finanziari netti e differenze su cambi per 2,6 milioni.
Dal lato patrimoniale, l’indebitamento finanziario netto adjusted, al netto di IFRS 16, debiti commerciali e altri debiti non correnti, peggiora leggermente da 34,6 milioni a 34,9 milioni. L’effetto IFRS legato ai contratti di affitto degli immobili della controllata HMC ammonta a 5,5 milioni. All’interno della PFN vengono inclusi altri debiti di natura non finanziaria con scadenza oltre 12 mesi per 1,9 milioni a seguito della circolare ESMA del maggio 2021.
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