Si riporta l’andamento odierno dei principali titoli internazionali del settore energetico:
A Milano il Ftse Mib guadagna lo 0,6% in area 27.180. punti, in rialzo come il Cac 40 (+1%), il Dax (+0,9%), l’Ibex 35 (+0,6%), e il Ftse 100 (+0,3%). Oltreoceano il Nasdaq sale del’1%, l’S&P500 e il Dow Jones dello 0,8%.
Le quotazioni del greggio stanno per chiudere la settimana con un rialzo dell’8% in scia alle disfunzioni della catena di approvvigionamento dall’Iraq verso la Turchia e dopo la pubblicazione del deflatore Pce, la misura dell’inflazione preferita dalla Fed.
I prezzi del petrolio sono stati supportati dalla brusca interruzione del flusso di approvvigionamenti tra Iraq e Turchia di circa 400.000 barili al giorno a seguito di una disputa tra le autorità di Baghdad e quelle del Kurdistan.
Intanto gli operatori sperano che il picco dei tassi di interesse sia vicino e questo potrebbe alimentare nuovi rialzi dei prezzi del greggio che si avviano comunque ad archiviare il quinto mese consecutivo in ribasso, principalmente per il timore di una recessione negli Stati Uniti e la resilienza dell’offerta russa nonostante le sanzioni, a cui si sono aggiunti i timori sulla solidità del sistema finanziario.
Il tutto mentre il recupero della manifattura cinese ha preso vigore così come il settore delle costruzioni, e questo sosterrebbe le quotazioni del greggio più avanti nel corso del 2023.
Shell (-0,5%), tramite la propria controllata Shell USA Inc., ha completato l’acquisizione di Volta Inc., società che fornisce soluzioni per ricaricare veicoli elettrici, per 169 milioni di dollari interamente finanziati con liquidità disponibile.