Partenza poco sopra la parità per le borse europee, reduci da quattro sedute consecutive di guadagni e in attesa oggi dei dati sull’inflazione nell’Eurozona e negli Usa per avere maggiori indicazioni sulla traiettoria della politica monetaria.
A Milano il Ftse Mib guadagna lo 0,1% in area 27.050 punti. In frazionale rialzo anche il Dax di Francoforte (+0,3%), il Cac 40 di Parigi (+0,3%), l’Ibex 35 di Madrid (+0,2%) e il Ftse 100 di Londra (+0,1%).
L’azionario globale è sulla strada per archiviare il secondo trimestre consecutivo in rialzo, sottolineando l’ottimismo degli investitori nonostante i recenti tumulti nel settore finanziario e un contesto di tassi di interesse elevati.
Il focus oggi è rivolto soprattutto sulla lettura preliminare dell’inflazione di marzo della zona euro e sul deflatore Pce negli Usa, la misura dell’inflazione preferita dalla banca centrale americana, che contribuiranno a formulare le aspettative sulle prossime mosse di Bce e Fed.
Intanto le dichiarazioni di diversi esponenti dell’istituto di Washington suggeriscono come ulteriori rialzi del costo del denaro potrebbero essere necessari, nonostante il collasso di tre banche Usa nelle scorse settimane.
Susan Collins (Fed di Boston) ha dichiarato che una politica restrittiva è necessaria, mentre Thomas Barkin (Fed di Richmond) ha detto che la Fed potrebbe alzare i tassi di interesse se i rischi inflazionistici dovessero persistere.
Il Segretaria del Tesoro Usa, Janet Yellen, ha invece affermato che la regolamentazione bancaria e le norme di vigilanza devono essere riviste, in seguito ai fallimenti di Silicon Valley Bank, per garantire che vengano presi in considerazione gli attuali rischi del sistema bancario.
Sul fronte macro, il Pmi manifatturiero in Cina a marzo è sceso a 51,9 dal massimo di quasi 11 anni di febbraio a 52,6, segnando comunque il terzo mese consecutivo di espansione. Il Pmi servizi, invece, è salito a 58,2 di 56,3 di febbraio, registrando il dato più alto da maggio 2011.
Intanto sul Forex il cambio euro/dollaro si mantiene in area 1,09 e il dollaro/yen risale oltre quota 133. Tra le materie prime poco mosse le quotazioni del greggio, con il Brent (-0,1%) a 78,5 dollari e il Wti (+0,1%) a 74,4 dollari.
Sull’obbligazionario, infine, lo spread Btp-Bund riparte in area 185 punti base, con il rendimento del decennale italiano al 4,22%.
Tornando a Piazza Affari, bene in avvio Tim (+1,1%), Saipem (+1%) e Moncler (+0,8%), mentre arretra Diasorin (-1,4%).