Mercati – Apertura senza direzione precisa per l’Europa, Milano positiva con i petroliferi

Partenza poco mossa per le borse europee, nella prima seduta del secondo trimestre e con l’attenzione dei mercati sul rally dei prezzi del petrolio dopo la decisione a sorpresa dell’Opec+ di tagliare la produzione.

A Milano il Ftse Mib guadagna lo 0,3% in area 27.200 punti. Positivi anche il Ftse 100 di Londra (+0,6%) e il Cac 40 di Parigi 8+0,3%), mentre arretrano l’Ibex 35 di Madrid (-0,3%) e il Dax di Francoforte (-0,1%).

Gli operatori sono intenti a valutare l’annuncio dell’Opec+ sulla riduzione dell’output di 1 milione di barili al giorno a partire da maggio, che sta spingendo al rialzo le quotazioni del greggio con il Brent (+5,3%) a 84,1 dollari e il Wti (+5,2%) a 79,6 dollari.

Un’impennata che alimenta nuovamente le preoccupazioni per le pressioni sui prezzi, dopo i segnali di rallentamento dell’inflazione emersi dai dati economici diffusi la scorsa settimana su entrambe le sponde dell’Atlantico.

Sul fronte macro, l’agenda di oggi prevede la lettura finale di marzo degli indici Pmi manifatturieri di Italia, Francia, Germania, Eurozona, Gran Bretagna e Stati Uniti, oltre all’indice Ism manifatturiero Usa.

Intanto, il Caixin China General Manufacturing Pmi a marzo è sceso inaspettatamente a 50 punti dal picco degli ultimi 8 mesi di febbraio di 51,6, mancando le previsioni degli analisti di 51,7.

Sul Forex il biglietto verde si rafforza nei confronti delle altre valute per il secondo giorno consecutivo, con il cambio euro/dollaro in discesa poco sopra quota 1,08 e il dollaro/yen risalito in area 133,5.

Sull’obbligazionario, infine, lo spread Btp-Bund riparte in area 180 punti base, con il rendimento del decennale italiano al 4,13%.

Tornando a Piazza Affari, in luce in avvio i petroliferi Saipem (+6%), Tenaris (+4,2%) ed Eni (+3,8%), mentre le vendite colpiscono in particolare Iveco (-1,8%) e Diasorin (-1,3%).