Mercati – Europa incerta con il rally del greggio, Milano chiude a +0,2%

Chiusura senza direzione precisa per le borse europee, mentre prosegue contrastata la seduta di Wall Street in un contesto in cui il rally del greggio in scia al taglio alla produzione annunciato dall’Opec+ ha riacceso i timori riguardo le pressioni inflazionistiche.

A Milano il Ftse Mib ha archiviato le contrattazioni con un +0,2% a 27.179 punti. Positivi anche il Ftse 100 di Londra (+0,5%) e il Cac 40 di Parigi (+0,3%), mentre hanno terminato in ribasso l’Ibex 35 di Madrid (-0,8%) e il Dax di Francoforte (-0,3%).

Oltreoceano, il Dow Jones guadagna lo 0,6%, mentre lo S&P 500 cede lo 0,1% e il Nasdaq dello 0,9%, con quest’ultimo reduce dal miglior trimestre dal 2020.

La settimana sui mercati è iniziata con la decisione a sorpresa dell’Opec+ di ridurre l’output di oltre 1 milione di barili a partire da maggio, innescando un balzo delle quotazioni del petrolio con il Brent in rialzo del 6% a 84,7 dollari e il Wti del 6,2% a 80,3 dollari.

Secondo quanto dichiarato dal presidente della Fed di St. Louis, James Bullard, si tratta di una decisione inattesa e il conseguente incremento dei prezzi del greggio potrebbe rendere più difficile il compito dell’istituto di Washington di abbassare l’inflazione.

Gli operatori stanno infatti rivedendo le aspettative sulla possibilità che la banca centrale Usa possa iniziare a tagliare i tassi di interesse nella seconda parte dell’anno, che avevano contribuito a sostenere il sentiment dei mercati la scorsa settimana.

Dall’altra parte però, l’Ism manifatturiero statunitense a marzo è sceso oltre le attese a 46,3 punti dai 47,7 punti del mese precedente, rimanendo in contrazione e segnando la peggior lettura dal 2009, esclusa la pandemia.

Sul Forex il biglietto verde si indebolisce nei confronti delle altre valute, con il cambio euro/dollaro risalito poco sotto quota 1,09 e il dollaro/yen in discesa a 132,3 dopo aver toccato un picco intraday oltre quota 133.

Sull’obbligazionario, infine, lo spread Btp-Bund risale di circa quattro punti base a 184, con il rendimento del decennale italiano al 4,08%.

Tornando a Piazza Affari, in luce i petroliferi Saipem (+4,3%), Eni (+4,1%) e Tenaris (+3%), con gli acquisti che hanno premiato in particolare anche Unicredit (+3%). In rosso, invece, Iveco (-2,7%), Prysmian (-1,8%), Mps (-1,8%) e Finecobank (-1,6%).