Partenza sopra la parità per le borse europee, in un mercato ancora intento a valutare gli effetti sull’economia globale della decisione a sorpresa dell’Opec+ di tagliare la produzione di oltre un milione di barili al giorno a partire da maggio.
A Milano il Ftse Mib guadagna lo 0,2% a 27.230 punti. In frazionale rialzo anche il Ftse 100 di Londra (+0,7%), il Cac 40 di Parigi (+0,5%), il Dax di Francoforte (+0,4%) e l’Ibex 35 di Madrid (+0,2%).
L’impennata dei prezzi del greggio in seguito all’annuncio dell’Opec+ ha riacceso le preoccupazioni sul persistere delle pressioni inflazionistiche, attenuando le speranze di un cambio di rotta nelle politiche restrittive delle banche centrali.
Il presidente della Fed di St. Louis, James Bullard, ha definito la decisione dell’Opec+ inattesa, ritenendo che il conseguente incremento dei prezzi del petrolio potrebbe rendere più difficile il compito dell’istituto di Washington di abbassare l’inflazione.
Dall’altra parte, i dati diffusi ieri hanno evidenziato una contrazione dell’attività manifatturiera in Usa superiore alle attese e un indebolimento a sorpresa di quella in Cina, evidenziando il deterioramento del quadro economico.
Con la prospettiva di una recessione che appare sempre più probabile, l’attenzione dei mercati si sposta sui dati sul mercato del lavoro statunitense a marzo in uscita venerdì, per avere maggiori indicazioni sullo stato di salute dell’economia Usa.
Intanto sul Forex il biglietto verde è poco mosso nei confronti delle altre valute, con il cambio euro/dollaro risalito in area 1,09 e il dollaro/yen a 132,7. Tra le materie prime ancora in rialzo le quotazioni del greggio, con il Brent (+0,5%) a 85,4 dollari e il Wti (+0,7%) a 80,9 dollari.
Sull’obbligazionario, infine, lo spread Btp-Bund riparte in area 183 punti base, con il rendimento del decennale italiano al 4,1%.
Tornando a Piazza Affari, bene in avvio Erg (+1,8%) e Prysmian (+1,5%), mentre arretra Saipem (-1,3%).