Mercati asiatici – Ancora debole Hong Kong (-1%)

Seduta mista per i principali listini asiatici dopo la chiusura in rialzo di Wall Street.

In Cina, Shanghai guadagna lo 0,2% e Shenzhen cede lo 0,8%, così come Hong Konga -1%. Frazionali rialzi in Giappone con Nikkei +0,3 e Topix +0,1%.

L’attenzione dei mercati resta concentrata a valutare gli effetti sull’economia globale della decisione a sorpresa dell’Opec+ di tagliare la produzione di oltre un milione di barili al giorno a partire da maggio.

Negli Stati Uniti, il presidente della Federal Reserve di St. Louis, James Bullard, ha dichiarato che la decisione dell’OPEC+ di tagliare la produzione è stata inaspettata e che un aumento dei prezzi del petrolio potrebbe rendere più impegnativo il compito della Fed di abbassare l’inflazione.

Nel frattempo, l’autorità monetaria di Hong Kong ha acquistato il dollaro locale per la prima volta da metà febbraio, dopo che la valuta è scivolata oltre il range inferiore della sua banda di scambio.

Sul fronte macro, l’inflazione della Corea del Sud è diminuita più del previsto a marzo, riducendo la pressione sulla banca centrale per riprendere l’inasprimento della politica monetaria.

Sul forex, l’euro/dollaro scende appena sotto quota 1,09, a 1,089, mentre il cambio tra biglietto verde e lo yen sale a 132,8. Tra le materie prime, si assestano le quotazioni del petrolio, dopo la corsa della seduta precedente all’annuncio dell’Opec+, con il Brent a 85,4 dollari (+0,5%) e il Wti a 80,8 dollari al barile (+0,5%).

Il tutto dopo che ieri, a Wall Street, il Dow Jones ha guadagnato l’1% e lo S&P500 lo 0,4%, mentre il Nasdaq ha ceduto lo 0,3%.