Mercati Usa – Prosegue la fase positiva

Wall Street parte incerta sotto il peso del forte rialzo del prezzo del petrolio (+6%) che riporta in auge i rischi di una elevata e persistente inflazione per un periodo ancora lungo.

Tuttavia la debolezza iniziale viene presto recuperata e solo il Nasdaq chiude con un lieve ribasso (-0,3%). Termina invariato invece il Russell 2000 mentre lo S&P500 guadagna lo 0,3% ed il Dow Jones quasi un punto percentuale.

Tra i titoli principali Tesla (-6%) perde quanto guadagnato nella seduta precedente.

VIX ancora in calo anche se solo di un punto percentuale a 18,55 punti.

Sul mercato obbligazionario seconda seduta di discesa dei rendimenti con il Tbond che cede cinque punti base al 3,42%.

Tra le materie prime il petrolio vola a 80,5 dollari al barile, in scia alla decisione imprevista del cartello di produttori OPEC + (Russia) di tagliare la produzione giornaliera di greggio di 1,65 milioni di barili.

Seduta ad opposte direzioni per i due principali metalli preziosi – oro ed argento – con il primo che riesce finalmente a chiudere esattamente a quota 2.000 dollari dopo avere ancora ampiamente superato intraday tale soglia. Il metallo giallo finisce con un progresso di un punto percentuale recuperando un calo iniziale della stessa entità.

Stesso cammino anche per l’argento il quale termina invariato risalendo da una partenza in discesa del due per cento.

Sul mercato valutario il dollaro cede una mezza figura rispetto alla moneta unica scivolando a 1,09. In calo anche la lira turca, al minimo assoluto ben oltre quota 19, ed il rublo russo che cede il venti per cento da inizio anno nei confronti del biglietto verde.