Mercati asiatici – Seduta negativa per il Giappone, chiuse Cina, Hong Kong e Taiwan

Seduta mista per le principali borse asiatiche dopo l’andamento debole di Wall Street. Cina, Hong Kong e Taiwan chiuse per festività.

I listini giapponesi si muovono negativi con Nikkei e Topix in calo rispettivamente dell’1,7 e dell’1,9%.

Il sentiment resta nel complesso influenzato dalle persistenti incertezze sul percorso di politica monetaria delle banche centrali a livello globale e sullo stato di salute degli istituti statunitensi.

In attesa del job report a stelle e strisce che verrà diffuso venerdì si rafforzano le aspettative tra gli investitori che la Fed concluderà presto il suo ciclo di strette monetarie.

Nel frattempo, la presidente della Federal Reserve di Cleveland, Loretta Mester, ha tuttavia dichiarato che la banca centrale prevede probabilmente ulteriori aumenti dei tassi d’interesse, specificando che il costo del denaro dovrebbe salire oltre il 5%.

La Banca centrale della Nuova Zelanda ha intanto alzato inaspettatamente il tasso di riferimento di 50 punti base dopo che la Reserve Bank of Australia ha lasciato invariato il costo del denaro al 3,6%, interrompendo la serie di 10 rialzi consecutivi e affermando di volere più tempo per valutare l’impatto degli scorsi aumenti mentre l’economia rallenta e l’inflazione ha raggiunto il suo picco.

Sul forex, l’euro/dollaro oscilla in area 1,095 mentre il cambio tra biglietto verde e lo yen cala a 131,5. Tra le materie prime, il petrolio viaggia in frazionale rialzo con il Brent a 85,3 dollari (+0,4%) e il Wti a 81 dollari al barile (+0,4%).

Il tutto dopo che ieri, a Wall Street, il Dow Jones e lo S&P500 hanno ceduto lo 0,6% e il Nasdaq lo 0,5%.