Mercati asiatici – Seduta di vendite, giù in particolare il Giappone

Seduta di vendite per le principali borse asiatiche dopo l’andamento debole di Wall Street.

In Cina, Shanghai cede lo 0,1% e Shenzhen lo 0,2%, mentre Hong Kong arretra dello 0,4%. Male anche il Giappone con Nikkei a -1,2% e Topix -1,1%.

In controtendenza l’indice indiano dopo che la banca centrale ha sospeso i suoi aumenti dei tassi, in contrasto con le previsioni di un aumento di 25 punti base.

l’attenzione degli operatori resta focalizzata sull’evolversi dell’andamento economico e sull’outlook della politica monetaria delle banche centrali.

In attesa del job report a stelle e strisce che verrà diffuso venerdì, la stima ADP National Employment Report sul mondo del lavoro negli Usa ha intanto evidenziato a marzo un valore di 145mila nuovi posti di lavoro, a fronte di un incremento di 210mila unità previsto dagli analisti, dopo l’aumento di 261mila unità nel mese precedente (rivisto da 242mila unità).

Sempre sul fronte macro, in Cina, a marzo il Purchasing Managers Index (Pmi) composito, elaborato da Markit/Caixin, è salito a 54,5 punti dai 54,2 punti di febbraio. In aumento anche l’indicatore relativo al settore dei servizi, che si è attestato a 57,8 punti dopo i 55 punti del mese precedente e attesi dagli analisti.

Sul forex, l’euro/dollaro oscilla in area 1,090 mentre il cambio tra biglietto verde e lo yen sale a 131,4. Tra le materie prime, il petrolio viaggia in frazionale ribasso con il Brent a 84,6 dollari (-0,5%) e il Wti a 80,2 dollari al barile (-0,5%).

Il tutto dopo che ieri, a Wall Street, il Dow Jones ha guadagnato lo 0,2%, mentre lo S&P500 e il Nasdaq hanno ceduto rispettivamente lo 0,2% e l’1,1%.