Prosegue positiva la seduta delle borse europee, mentre i futures di Wall Street scambiano incerti, con gli investitori che restano intenti a valutare i segnali provenienti dall’agenda macroeconomica per stabilire le prossime mosse di politica monetaria e con lo spettro di una potenziale recessione negli Stati Uniti.
A Milano il Ftse Mib guadagna lo 0,7% in area 27.050 punti, in frazionale rialzo anche il Ftse 100 di Londra (+0,5%), l’Ibex 35 di Madrid (+0,3%), Dax di Francoforte (+0,2%) e il Cac 40 di Parigi (+0,1%).
L’attenzione degli operatori è rivolta allo stato di salute del mercato del lavoro statunitense che potrebbe fornire ai mercati nuovi spunti su quelle che saranno le prossime scelte di politica monetaria della Fed.
Si rafforzano le aspettative tra gli operatori che la Fed concluderà presto il ciclo di stretta monetaria, con l’idea che il picco dei tassi sia ormai vicino e che l’istituto di Washington possa allentare la stretta nel corso dell’anno per poi iniziare a tagliare i tassi verso la fine del 2023.
Nella giornata di ieri i dati ADP National Employment Report hanno mostrato un incremento di 145mila nuovi posti di lavoro, sotto le attese degli analisti che indicavano un aumento di 210mila unità.
Il tutto in attesa del report di marzo sull’occupazione USA, in programma domani, e che secondo gli analisti dovrebbe evidenziare un incremento dei non-farm payroll di circa 250.000 unità e un tasso di disoccupazione stabile al 3,6% sui minimi storici.
Intanto, sempre sul fronte macro, a febbraio la produzione industriale tedesca è aumentata oltre le attese del 2% su base mensile e dello 0,6% anno su anno. Attesi nel pomeriggio i numeri sulle nuove richieste di sussidi disoccupazione settimanali statunitensi.
Nel frattempo, in tema di banche centrali, Philip Lane, Chief Economist e membro dell’Executive Board della Banca centrale europea (BCE), ha dichiarato che “se, al momento della riunione di maggio, le proiezioni rimarranno sulla buona strada, sarà opportuno un aumento dei tassi. Tuttavia, dobbiamo essere scientifici e dipendenti dai dati, quindi in queste settimane dobbiamo vedere se i dati in arrivo supportano quella proiezione di marzo”.
Sul Forex il biglietto verde si rafforza ulteriormente nei confronti delle altre valute, con il cambio euro/dollaro in lieve flessione a 1,09 e il dollaro/yen in area 131,3. Tra le materie prime ancora in calo le quotazioni del greggio, con il Brent (-0,3%) a 84,8 dollari e il Wti (-0,3%) a 80,3 dollari.
Sull’obbligazionario, infine, lo spread Btp-Bund si attesta in area 185 punti base, con il rendimento del decennale italiano al 4%.
Tornando a Piazza Affari, prosegue positiva la seduta di Enel (+2,5%) e Leonardo (+2,2%) mentre le vendite colpiscono soprattutto Moncler (-2,3%) e CNH (-1,3%).