Utility (+1,6%) – Hera termina a +2,2% dopo la conquista dei fondi PNRR

Ieri il Ftse Italia Servizi Pubblici ha riportato un +1,6% rispetto al +1,4% del corrispondente europeo e al -0,6% del Ftse Mib.

Chiusura contrastata per le borse europee con l’attenzione focalizzata sull’evolversi dell’andamento economico e sull’outlook della politica monetaria delle banche centrali mentre Wall Street proseguiva incerta. Sull’obbligazionario, lo spread Btp-Bund si è attestato a 185 punti base, con il rendimento del decennale italiano al 4,01%.

Tra le Large Cap del comparto Snam (+2,7%) e Terna (+2,3%) sono state le migliori mentre ERG (+0,2%) si è posizionata in fondo al paniere di riferimento.

Lo scorso 30 marzo Azienda Energetica Municipale (AEM), COGEME – Servizi Pubblici Locali, Inarcassa e Fondazione ENPAM hanno stipulato un accordo parasociale per la presentazione di liste per la nomina degli organi sociali di A2A (+2,1%), in scadenza con l’approvazione del bilancio di esercizio della medesima al 31 dicembre 2022.

Ulteriori 41 progetti del Gruppo Hera (+2,2%) si sono aggiudicati più di 19 milioni dal PNRR nell’ambito della Missione 2 “Rivoluzione verde e transizione ecologica”.

Asset Company 10, società interamente controllata da Snam, Federico De Nora e Norfin (i Venditori) hanno concluso la vendita di 11,5 milioni di azioni ordinarie di Industrie De Nora al prezzo unitario di 17,08 euro per un corrispettivo complessivo di circa 196 milioni di euro.

Tra le Mid Cap, Iren ha terminato le contrattazioni a +4,2%, Acea a +1,0%, Ascopiave a +0,9%, Alerion Clean Power a +0,5% e Industrie De Nora a -3,9%.

Infine, tra le Small, i best performer sono stati Eems (+8,1%) e Acinque (flat) mentre Seri Industrial (-3,3%) è risultata la peggiore.