Partenza sopra la parità per le borse europee, dopo la pausa per le festività pasquali, con gli investitori che restano intenti a valutare i segnali provenienti dall’agenda macroeconomica e le prossime mosse di politica monetaria.
A Milano il Ftse Mib guadagna l’1,1% in area 27.504 punti, bene anche il Cac 40 di Parigi (+0,9%), il Dax di Francoforte (+0,8%), il Ftse 100 di Londra (+0,8%) e l’Ibex 35 di Madrid (+0,5%).
I mercati stanno scontando una forte probabilità che la Federal Reserve aumenterà i tassi di interesse di 25 punti base nel meeting del 3 maggio anche se nuovi segnali dovrebbero arrivare dal report sull’inflazione statunitense in agenda domani.
Sempre in tema banche centrali, è emerso l’atteggiamento accomodante del nuovo governatore della Banca centrale del Giappone, Kazuo Ueda, il quale ha dichiarato che per ora sarebbe improbabile qualsiasi modifica significativa alla politica monetaria adottata dall’istituto.
Sul fronte macro, intanto, in Cina il rallentamento a marzo dei prezzi al consumo e dei prezzi alla produzione rispettivamente oltre e in linea con le attese a +0,7% e -2,5% lascia aperta la possibilità di stimoli da parte dei policy maker.
In settimana l’attenzione sarà rivolta anche alla nuova stagione delle trimestrali statunitensi con i conti di colossi bancari del calibro di JP Morgan, Wells Fargo e Citigroup, che potrebbero dare nuove indicazioni sullo stato di salute del sistema finanziario.
Intanto sul Forex il cambio euro/dollaro risale in area 1,089 e il dollaro/yen oscilla in area 133,4. Tra le materie prime il greggio viaggia in rialzo con il Brent (0,9%) a 84,9 dollari e il Wti (+1%) a 80,5 dollari.
Sull’obbligazionario, infine, lo spread Btp-Bund riparte in area 186 punti base, con il rendimento del decennale italiano al 4,12%.
Tornando a Piazza Affari, bene in avvio CNH Industrial (+2,8%), Iveco (+2,2%), Saipem (+2,1%) e Stellantis (+2%), mentre arretrano in particolare Hera ed Inwit (-0,4%).
