Chiudono perlopiù positive le borse europee mentre Wall Street procede debole.
Milano guida i listini con il Ftse Mib che ha archiviato la giornata in rialzo dell’1,1% in area 27.525 punti, bene come il Cac 40 di Parigi (+0,9%), il Ftse 100 di Londra (+0,6%) e il Dax di Francoforte (+0,4%). Ibex 35 di Madrid in controtendenza a -0,8%.
Oltreoceano, il Dow Jones viaggia in lieve rialzo a +0,3%, cauto come l’S&P 500 (+0,1%), mentre il Nasdaq cede lo 0,5%.
Nell’attesa del report sull’inflazione statunitense in agenda domani, tra gli operatori torna a prevalere l’ipotesi di un rialzo dei tassi da 25 punti base nel prossimo meeting della Federal Reserve del prossimo 3 maggio.
Il tutto dopo che il job report diffuso venerdì scorso ha messo in evidenza un mercato del lavoro statunitense molto solido, con la creazione a marzo di 236mila nuovi posti di lavoro nel settore non agricolo, oltre i 230mila del consensus, seppur in calo dai 326mila di febbraio, e un tasso di disoccupazione su nuovi minimi storici al 3,5%.
In settimana, l’attenzione sarà rivolta anche alla nuova stagione delle trimestrali statunitensi con i conti di colossi bancari del calibro di JP Morgan, Wells Fargo e Citigroup, che potrebbero dare nuove indicazioni sullo stato di salute del sistema finanziario.
Intanto, sul fronte macro, i dati sulle vendite al dettaglio in Eurozona a febbraio, diffusi in mattinata, hanno mostrato un calo dello 0,8% su base mensile in linea col consensus e una riduzione del 3% su base annua, a fronte delle stime degli analisti che prospettavano una riduzione del 3,5%.
Intanto sul forex l’euro/dollaro torna sopra quota 1,09 a 1,091 mentre il dollaro/yen risale si assesta a 133,6.
Tra le materie prime, salgono le quotazioni del greggio, con il Brent (+1,2%) a 85,2 dollari e il Wti (+1,7%) a 81,1 dollari al barile.
Sull’obbligazionario, infine, lo spread Btp-Bund scende a 183 punti, con il rendimento del decennale italiano al 4,16%.
Tornando a Piazza Affari, guidano Monte Paschi (+3,3%), Saipem (+3,3%), Stellantis (+3,1%), e Intermpump (+3%). Arretrano invece Terna (-0,9%), Inwit (-0,7%) e Snam (-0,5%).