Oil & Gas (+4,0%) – L’ultima settimana ha visto Eni (+4,9%) primeggiare su tutto il comparto italiano

La scorsa settimana il Ftse Italia Petrolio e Gas Naturale ha riportato un +4,0% rispetto al +4,1% del corrispondente indice europeo e al +0,4% del Ftse Mib.

Chiusura in positivo le borse europee nell’ottava prima delle festività pasquali, mentre Wall Street procedeva cauta. Sull’obbligazionario, lo spread Btp-Bund è salito di circa due punti base in area 184, con il rendimento del decennale italiano al 4,03%.

L’EIA ha diffuso i dati settimanali delle scorte di petrolio negli Stati Uniti. Nel dettaglio, lo stock di greggio è diminuito di circa 3,74 milioni di barili, un calo inferiore di quello previsto dall’API (-4,3 milioni), e maggiore rispetto al calo previsto dagli analisti (-1,61 milioni).

Saras ha comunicato i dati settimanali sul margine di raffinazione medio dell’area Mediterranea (EMC Reference margin). Il margine di raffinazione medio al 31 marzo 2023 si è attestato a 7,8 dollari/barile, in aumento rispetto ai 9,6 dollari della settimana precedente.

Tra le Large Cap Eni ha terminato le contrattazioni a +4,9%, Saipem a +4,4% e Tenaris a -1,1%.

Versalis, società chimica di Eni e azionista di Novamont al 36%, e Mater-Bi, socio con il restante 64%, sono nella fase finale delle trattative in esclusiva che porteranno Versalis ad acquistare l’intero pacchetto azionario di Novamont. Lo si apprende da una nota della società.

Saipem si è aggiudicata tre nuovi contratti offshore e due contratti per FEED competitivi per un valore complessivo di 650 milioni di dollari.

Tra le Mid Cap Maire Tecnimont ha segnato un -1,5% e Saras un -8,6%.

Infine, tra le Small, Gas Plus ha registrato un +2,4% e D’Amico un -6,0%.