Mercati – Previsto avvio cauto per l’Europa all’indomani dell’inflazione Usa

Previsto un avvio poco mosso per le borse europee, all’indomani dell’uscita dei dati sull’inflazione americana di marzo.

Dopo una seduta volatile, chiusura incerta ieri a Wall Street con il Dow Jones in calo dello 0,1%, lo S&P500 dello 0,4% e il Nasdaq dello 0,9%.

I mercati asiatici viaggiano contrastati con Tokyo a +0,3%, mentre Shanghai e Hong Kong in calo rispettivamente dello 0,2% e 0,4%.

Gli ultimi dati sull’inflazione Usa potrebbero non essere sufficienti per impedire alla Federal Reserve di alzare i tassi di interesse ancora una volta il mese prossimo.

Mentre la cifra principale su base annua è diminuita, il dato core – preferito dalla Fed e che esclude i prezzi volatili di cibo ed energia – è aumentato.

Andamento che porta i mercati a scontare un rialzo dei tassi di 25 punti base al prossimo meeting FOMC di maggio come lo scenario più probabile, mentre gli operatori hanno mantenuto le loro attese che l’istituto guidato da Jerome Powell taglierà i tassi entro la fine dell’anno.

I verbali della riunione di marzo della Fed pubblicati mercoledì hanno mostrato che i politici hanno ridimensionato le aspettative per gli aumenti dei tassi quest’anno dopo che una serie di crolli bancari ha turbato i mercati. I relatori della Fed hanno inviato messaggi contrastanti, con il presidente della Fed di San Francisco Mary Daly che ha affermato che potrebbero non essere necessari ulteriori aumenti dei tassi, mentre Thomas Barkin della Fed di Richmond ha affermato che “abbiamo ancora molta strada da fare”.