Utility (+1,1%) – Enel spicca tra le Blue Chips italiane con un +1,5%

Ieri il Ftse Italia Servizi Pubblici ha riportato un +1,1% rispetto al +0,5% del corrispondente europeo e al +0,4% del Ftse Mib.

Le borse europee hanno chiuso in positivo, mentre Wall Street procedeva volatile in seguito alla pubblicazione dei dati sull’inflazione. Sull’obbligazionario, lo spread Btp-Bund si è assestato a 183 punti, con il rendimento del decennale italiano al 4,12%.

Tra le Large Cap del comparto Enel (+1,5%) e Snam (+0,6%) sono state le migliori mentre ERG (-0,3%) si è posizionata in fondo al paniere di riferimento.

Tra le Mid Cap, Ascopiave ha terminato le contrattazioni a +1,5%, Iren a +1,3%, Acea a +0,8%, Alerion Clean Power a +0,2% e Industrie De Nora a -0,4%.

Per favorire il recupero e il corretto smaltimento degli oli esausti, la Città di Torino ha deciso, d’intesa con il Conoe (Consorzio nazionale di raccolta e trattamento degli oli e dei grassi vegetali e animali esausti) e Amiat Gruppo Iren, di promuovere la raccolta capillare degli oli vegetali di provenienza domestica.

Infine, tra le Small, i best performer sono stati Eems (+1,7%) e AlgoWatt (+1,5%) mentre Greenthesis (-1,7%) è risultata la peggiore.

EEMS Italia ha ricevuto la richiesta di conversione per 15 obbligazioni emesse in data 11 aprile 2023 nel contesto della terza tranche del prestito obbligazionario convertibile in azioni quotate EEMS riservato a Negma Group Investment deliberato dall’Assemblea Straordinaria in data 24 ottobre 2022 nell’ambito dall’accordo di investimento concluso tra la Società e Negma.