Giglio Group ha archiviato l’esercizio 2022 con un fatturato consolidato pari a 37,3 milioni (38,8 milioni nel 2021), dinamica condizionata dalla assenza delle vendite sul mercato russo.
I costi operativi e i costi del personale si sono ridotti rispettivamente di 1 milione e 1,6 milioni rispetto all’esercizio precedente, a testimonianza del lavoro di razionalizzazione dei costi di struttura in corso.
L’EBITDA ha registrato un netto miglioramento a 162mila euro dal precedente valore negativo di 1 milione, andamento ascrivibile alla revisione completa effettuata nei contratti di fornitura e di consulenza, oltre che alle vendite effettuate con migliore marginalità.
In recupero anche l’Ebit che ha ridotto fortemente il deficit a 1,1 milioni (-3,2 milioni nel 2021), spesati ammortamenti e svalutazioni diminuiti a 1,3 milioni da 2,2 milioni dell’esercizio di confronto.
Gli oneri finanziari netti sono calati a 1 milione (-34,6%).
Il 2022 si è chiuso con un perdita netta di gruppo ridotta a 2,1 milioni dal precedente deficit di 4,6 milioni.
Sul fronte patrimoniale l’indebitamento finanziario netto ammonta a 17,3 milioni, sostanzialmente in linea rispetto al 31 dicembre 2021.
La società permane nella situazione di diminuzione oltre un terzo del capitale per perdite prevista dall’art. 2446 c.c. La norma richiede di procedere alla convocazione dell’assemblea per gli “opportuni provvedimenti” ma consente di non effettuare interventi immediati sul capitale volti a ripianare la perdita, che sono imposti, dal comma 2 del medesimo articolo, soltanto se la perdita non si riduca entro un terzo del capitale entro l’esercizio successivo.
Tale ultimo termine, per le perdite maturate al 31 dicembre 2020 e al 31 dicembre 2021, è stato spostato al quinto esercizio successivo secondo quanto previsto dalla normativa.
Riguardo l’evoluzione prevedibile della gestione la società riporta che “Oltre al mantenimento di solidi rapporti con i clienti storici del Gruppo Giglio, prosegue il potenziamento dell’attività di marketing già cominciato alla fine del 2022, anche tramite il reclutamento di personale qualificato, che ha consentito nei primi tre mesi dell’anno di raggiungere nuovi contratti significativi sia sotto l’aspetto economico che per la qualità dei contraenti”.
“Prosegue l’espansione dell’attività di Travel Retail di Salotto di Brera grazie alla crescita organica data dall’aumento del turismo sulle navi da crociera (leasure Travel) e a quella non organica derivante dal crescente numero di navi raggiunte a conclusione di accordi quadro con due tra le più importanti compagnie da crociera che si stima possano raddoppiare il numero di navi servite da Salotto di Brera nel corso del 2023”.
“Lo sviluppo del Travel Retail continua anche nell’ambito degli Aeroporti, Vienna e Shenzen saranno le prossime aperture, e si prevede di concludere accordi con altri otto aeroporti entro la fine dell’anno”.
A questo si uniscono “due nuovi accordi che incideranno sull’andamento del business 2023 con “l’apertura all’interno del Mall Caput Mundi in Città del Vaticano di uno spazio di vendita Salotto di Brera che già dai primi giorni di inaugurazione, a metà marzo, ha ottenuto un riscontro positivo in termini di vendite che si ritiene si incrementeranno con l’avvicinarsi del periodo di picco turistico a Roma. Si stima un passaggio di circa 10.000 persone al giorno”.
Giglio Group resta focalizzata inoltre “sulla realizzazione di un progetto che vede coinvolte tutte le business unit del Gruppo nell’ambito del trasporto”.
In ambito B2B, la società ritiene che “possano essere portati a compimento contratti con nuovi clienti della distribuzione, oltre alla sottoscrizione di contratti con quattro nuovo primari brand della moda nel mondo”.
Giglio Group si attende, infine, “la crescita della nuova business unit, avviata nella seconda parte del 2022, relativa alla produzione di merchandising per artisti e grandi aziende, impegnata per tutto il 2023 alla produzione e distribuzione online e on tour del merchandising della band ‘Maneskin'”. La società rende noto di essere impegnata in trattative avanzate con altri artisti e aziende di pari livello.
Alessandro Giglio, presidente e AD di Giglio Group, ha commentato: “Il grande impegno profuso nel 2022 ha generato i risultati sperati, una maggiore concentrazione delle attività e delle risorse sul core business dell’azienda hanno riportato in terreno positivo l’ebitda, nonostante un anno particolarmente difficile a livello globale dove l’embargo russo ha sottratto clientela che rappresentava una buona percentuale degli acquisti di beni di lusso su scala globale (fashion incluso). Nella seconda parte dell’anno abbiamo avviato una serie di attività che genereranno i loro risultati nel corso del 2023 ed abbiamo ottime prospettive di accordi strategici di grande rilievo che verranno comunicati nelle prossime settimane”.