Le borse europee proseguono in rialzo nel pomeriggio nonostante l’andamento debole di Wall Street e in un contesto che beneficia dei segnali positivi provenienti dall’avvio della earning season.
A Milano il Ftse Mib guadagna lo 0,8% a 27.848 punti, seguito da Cac 40 di Parigi (+0,5%), il Ftse 100 di Londra (+0,5%), Dax di Francoforte (+0,4%) e Ibex 35 di Madrid (+0,3%). Oltreoceano il Nasdaq e il Dow Jones cedono lo 0,5%, lo S&P500 lo 0,3%.
I conti migliori della attese di JPMorgan, Wells Fargo e Citigroup contribuiscono a sostenere il sentiment dopo i timori delle scorse settimane legati alla crisi del settore bancario.
Restano nel contempo monitorate le indicazioni in tema di politica monetaria, con i mercati che stanno iniziando a considerare un secondo aumento dei tassi a giugno da parte della Federal Reserve, oltre a quello oramai largamente atteso per maggio.
Nel frattempo il policy marker della banca centrale americana, Christopher Waller, ha affermato di essere favorevole a un ulteriore inasprimento della politica monetaria nell’ambito del contrasto all’inflazione da parte dell’istituto.
Focus anche sui segnali provenienti dall’agenda macroeconomica con vendite al dettaglio degli Stati Uniti diminuite a marzo dell’1% su base mensile, oltre il consensus (-0,5%) e dopo il -0,2% di febbraio (rivisto da -0,4%). Nello stesso mese la produzione industriale ha registrato oltreoceano un +0,4% su base mensile, a fronte di un +0,2% previsto dagli analisti e della lettura di febbraio (rivista da 0,0%).
Stamane, in Europa, l’indice dei prezzi al consumo francese ha registrato un incremento dello 0,9% su base mensile, sopra il consensus e il dato preliminare, entrambi +0,8%. Anno su anno il dato è aumentato del 5,7% su base annua, anche in questo caso leggermente superiore alle attese degli analisti e alla rilevazione preliminare, entrambi pari al +5,6%.
Sul forex, intanto, l’euro/dollaro cala in area 1,1 mentre il cambio tra biglietto verde e lo yen balza a quota 133,4. Tra le materie prime, in rialzo le quotazioni del greggio con il Brent (+0,4%) a 86,4 dollari e il Wti (+0,6%) a 82,6 dollari al barile.
Sull’obbligazionario, infine, lo spread Btp-Bund sale di circa due punti base in area 186 con il rendimento del decennale italiano al 4,27%.
Tornando a Piazza Affari, gli acquisti premiano soprattutto i titoli bancari con Bper (+3,7%), Finecobank (+3,2%), Intesa Sanpaolo (+3,1%) e Unicredit (+3,1%) mentre arretrano Hera (-2,5%), Snam (-2,2%) e Terna (-1,7%).