Mercati – Listini europei chiudono in positivo, Piazza Affari +0,9% trainata dai bancari

Chiusura in territorio positivo per le Borse europee nonostante l’andamento debole di Wall Street e in un contesto che beneficia dei segnali positivi provenienti dall’avvio della earning season.

A Milano il Ftse Mib ha archiviato le contrattazioni guadagnando lo 0,9% a 27.872 punti, il Cac 40 di Parigi e il Dax di Francoforte avanzano dello 0,5%, il Ftse 100 di Londra dello 0,4% e l’Ibex 35 di Madrid dello 0,3%.

Oltreoceano, il Nasdaq cede lo 0,7%, il  Dow Jones lo 0,6% e l’S&P 500 lo 0,4% nonostante i risultati positivi delle grandi banche.

Il sentiment degli operatori è sostenuto dai conti delle “big banks” statunitensi come JPMorgan, Wells Fargo e Citigroup che si sono rivelati migliori delle attese e che contribuiscono a scacciare i timori delle scorse settimane legati alla crisi del settore bancario.

Restano nel contempo monitorate le indicazioni in tema di politica monetaria, con i mercati che stanno iniziando a considerare un secondo aumento dei tassi a giugno da parte della Federal Reserve, oltre a quello oramai largamente atteso per maggio.

Ad evidenziare il clima incerto delle banche centrali, vi sono le dichiarazioni divergenti di alcuni policy maker. Il Presidente della Fed di Atlanta, Raphael Bostic, ha dichiarato che un rialzo dei tassi di 25 punti base nel potrebbe portare l’Istituto di Washington a terminare il ciclo di inasprimento. Il membro del consiglio dei Governatori della Fed, Christopher Waller, ha invece dichiarato di essere favorevole a un ulteriore inasprimento della politica monetaria nell’ambito del contrasto all’inflazione da parte dell’Istituto.

Segnali contrastanti emergono anche sul fronte macroeconomico, con le vendite al dettaglio degli Stati Uniti che sono diminuite dell’1% su base mensile registrando un calo superiore a quello previsto dagli analisti mentre la produzione industriale ha registrato un incremento su base mensile dello 0,4% lievemente superiore alle aspettative.

In Europa, invece, l’indice dei prezzi al consumo francese ha registrato un incremento dello 0,9% su base mensile, sopra il consensus e il dato preliminare, entrambi +0,8%. Anno su anno il dato è aumentato del 5,7% su base annua, anche in questo caso leggermente superiore alle attese degli analisti e alla rilevazione preliminare, entrambi pari al +5,6%.

Intanto sul forex il dollaro guadagna terreno nei confronti delle altre valute con il cambio  euro/dollaro torna quota 1,10, mentre il dollaro/yen risale a 133,7. Tra le materie prime, in rialzo le quotazioni del greggio, con il Brent (+0,4%) a 86,5 dollari e il Wti (+0,7%) a 82,7 dollari al barile.

Sull’obbligazionario, infine, lo spread Btp-Bund torna in area 184 punti, con il rendimento del decennale italiano al 4,28%.

Tornando a Piazza Affari, brilla il settore bancario dopo le trimestrali statunitensi con Bper (+4,7%), Fineco (+4,5), Intesa Sanpaolo e Banco Bpm (+3,4%), mentre le vendite colpiscono soprattutto Hera (-2,8%), Snam (-2,2%) e Terna (-2,1%).