ILBE – Consolida la struttura patrimoniale e cresce con opere di qualità

ILBE (Iervolino & Lady Bacardi Entertainment) archivia il 2022 con ricavi pari a 161 milioni, in crescita del 6% rispetto al 2021 pur in presenza di un contesto generale complesso e fortemente competitivo. I margini si sono mantenuti alti, soprattutto nel confronto con il settore di appartenenza, e l’esercizio si è chiuso con un risultato positivo. Le scelte strategiche e il privilegiare crescita e creazione di valore nel tempo si sono dimostrate vincenti e sostengono la volontà di ILBE di voler essere un protagonista d’eccellenza del futuro del mondo dell’intrattenimento e media, settore sempre attraente, stimolante e in crescita.

Nel 2022 ILBE ha consolidato la propria attività, obiettivo importante fortemente condizionato positivamente dai più recenti progetti, in linea e consistenti con il backlog e i progetti in sviluppo indicati nel precedente esercizio.

 “Tutto ciò ci ha consentito di migliorare la situazione finanziaria e consolidare ulteriormente la nostra solida struttura patrimoniale, nonché di renderci sereni per le sfide future”, sottolinea Andrea Iervolino, presidente e CEO di ILBE.

“Siamo sempre più dei pionieri dei nuovi business digitali, come gli NFT e le esperienze virtuali come il metaverso, ma manteniamo un solido attaccamento al ‘made in Italy’, che ci rende orgogliosi in tutto il mondo”, prosegue Iervolino.

Le priorità strategiche ruotano intorno a ‘qualità e crescita’, elementi che sono stati sempre centrali nello sviluppo del business del gruppo e che in termini di qualità hanno ottenuto riconoscimenti a livello mondiale a conferma della bontà delle produzioni.

Il tutto senza tralasciare la diversificazione del business model, ampliando l’offerta estendendola a servizi complementari che consentono di diversificare la clientela. Nello specifico, il recente avvio dell’attività di Wepost, realtà dedicata a servizi integrativi e sinergici alla produzione, in un mese di attività ha già raccolto 5 film in pipeline.

Attività intensa e numerosi riconoscimenti nel 2022

“Nel corso del 2022 abbiamo raggiunto un buon consolidamento delle attività, obiettivo davvero importante per noi, fortemente condizionato positivamente anche dai più recenti progetti iniziati da ILBE, sia pure in un contesto di mercato che si è rivelato di volta in volta complesso e incerto, anche per gli effetti dell’invasione dell’Ucraina da parte della Russia e della crisi energetica.

Sono soddisfatto nell’affermare che risultati, anche per i risparmi ed alcune ottimizzazioni gestionali e finanziarie conseguite, sono stati in linea e consistenti con il backlog e i progetti in sviluppo forniti nel precedente esercizio.”

Andrea Iervolino, Presidente e Ceo di ILBE

Con queste parole Andrea Iervolino, presidente e Ceo di ILBE, riassume l’essenza dell’attività del 2022, caratterizzata da risultati riconosciuti anche a livello mondiale.

Riscontri che, solo per citarne alcuni, sintetizza: “Con il film Lamborghini siamo nella top ten in 96 paesi in streaming, grande successo di pubblico, e Tell it like a woman, proiettato al Palazzo di Vetro di New York in occasione dell’apertura dei lavori di UN Woman nel mese di marzo dedicato alle donne, è stato un evento storico, a cui si è aggiunta la candidatura agli Oscar della canzone ‘Applause’ prodotta per lo stesso film. Questa nomination è la testimonianza che in Italia si possono produrre film di successo di portata internazionale e il segnale che il cinema italiano sta vivendo un momento di crescita, anche grazie all’importante sostegno del Ministero della Cultura e il contributo di Intesa Sanpaolo impegnata nel supporto all’industria cinematografica italiana.

Il tutto rispecchia la direzione che ci siamo dati: fare opere di qualità che vengono poi distribuite in tutto il mondo.”

Qualità al servizio della crescita

Qualità e crescita occupano una posizione di rilievo nelle priorità strategiche che ILBE intende perseguire.

Sulla spinta delle numerose produzioni degli ultimi mesi, “Stiamo continuando con la produzione di opere internazionali di qualità: il nostro film ‘Paradox effects’, girato a gennaio, primo film della collaborazione con il nostro nuovo capo produzione US, verrà presentato al Festival a Roma in un pannel speciale. Inoltre, abbiamo già stretto accordo con ‘Alice nella città’ e a breve inizierà la produzione di un altro film a Los Angeles (‘Skin care’) con Elisabeth Banks.

“Nel 2023 abbiamo anche annunciato la produzione di ‘Maserati: a racing life’, proseguendo nel presentare storie italiane di successo vendibili in tutto il mondo, puntando su film di respiro internazionale. In particolare, stiamo continuando sul filone case automobilistiche ambasciatrici del Made in Italy nel mondo con successi imprenditoriali italiani, come abbiamo già fatto con i film su Lamborghini e Ferrari. Il tutto consolidando e incrementando le produzioni animate.”

Integrazione del business model

L’attenzione di ILBE alla crescita futura si concentra anche sull’integrazione del business model.

“Recentemente con Wepost, abbiamo investito nell’ampliamento dell’offerta verso servizi complementari e sinergici a quelli che già offriamo (servizi production pre delivery, quali montaggio, colore, audio, video,…), coprendo  così tutta la catena di servizi ‘pre e post’ in forza di certificazioni speciali che abbiamo ottenuto. Integrazione che ci consente di diversificare la clientela”, riporta il manager.

La nuova subsidiary, in un mese di attività, ha già raccolto 5 film in pipeline, di cui uno già firmato e gli altri in via di formalizzazione.

Il 2023 e lo scenario di mercato

“A fine anno 2022 il portafoglio produzioni contrattualizzato (ricavi da minimo garantito ancora da produrre) è pari a 172,9 milioni, a cui si aggiungono progetti in sviluppo, relativi alle future attività che il Gruppo ragionevolmente svilupperà e contrattualizzerà nel triennio 2023-2525, stimati in 311,1 milioni.

“Il backlog a fine 2022 è consistente e la nostra solida struttura patrimoniale ci consente di realizzarle, grazie anche alle politiche intraprese che hanno consentito di mantenere un buon equilibrio finanziario (cash flow positivo), oltre a risparmi e ad alcune ottimizzazioni gestionali e finanziarie conseguite. Nel nostro settore ILBE si presenta in maniera più solida: nel 2022 sono stati rimborsati debiti per 10 milioni e nel 2023 il livello di debiti da finanziare è analogo e non sacrifica la crescita del business”, sottolinea Andrea Iervolino.

E aggiunge: “Abbiamo vari film in pipeline da realizzare e nuovi contratti da eseguire: nel complesso, abbiamo davanti un anno abbastanza intenso di produzione e il mercato si presenta vivace, con una domanda consistente.”

“Il mercato della video content è in crescita e tra i nostri obbiettivi si inserisce continuare a fare le nostre opere animate sia nella versione da 5 minuti sia nella versione da 60 secondi: abbiamo lanciato un formato nuovo (Tik ToK) che dura 60 secondi a episodio, con l’intento di consolidare questo innovativo contenuto per lo streaming in verticale”, riporta Andrea Iervolino.

Dichiarazioni che trovano riscontro in un recente studio di PwC (“Entertainment & Media Outlook in Italy 2022-2026”) sull’outlook dell’industria globale dell’intrattenimento e dei media (M&E) nel periodo 2022-2026, dal quale emerge che il settore ha in atto un incremento importante, superando fortemente la crescita economica globale complessiva. Dopo un calo del 2,3% legato alla pandemia nel 2020, i ricavi M&E sono aumentati del 10,4% nel 2021 a 2,34 trilioni di dollari.

Il settore sta diventando sempre più digitale, più mobile e più orientato ai giovani.

I video over-the-top (OTT), quali contenuti TV/video su Internet, dopo essere cresciuti del 35,4% nel 2020, sono aumentati di un altro 22,8% nel 2021, spingendo i ricavi a 79,1 miliardi di dollari. Il ritmo di crescita dei ricavi OTT si modererà leggermente ma si prevede che crescerà ad un CAGR del 7,6% fino al 2026, spingendo i ricavi a 114,1 miliardi di dollari.

Importante, inoltre, lo sviluppo del segmento VR, che continua ad essere l’area M&E in più rapida crescita, dove tra il 2021 e il 2026 è atteso un progresso dei ricavi ad un CAGR del 24%.

Nel 2022 il mercato M&E italiano è previsto valere 36,6 miliardi e 40,8 miliardi nel 2026 (CAGR ’21-’26: +3,5%), nonostante l’incertezza dettata dalla recente instabilità geopolitica. Il mercato M&E italiano è cresciuto a 34,3 miliardi nel 2021, superando il valore pre-pandemia di 33,9 miliardi del 2019.

I conti del 2022: ricavi a 161 milioni e debito netto in calo

ILBE archivia l’esercizio 2022 con ricavi consolidati pari a 161,0 milioni, in crescita del 5,7% rispetto al 2021.

Nel dettaglio, i ricavi di concessione dei diritti delle opere filmiche, audiovisive e “government grant” hanno segnato un progresso del 16% a 108,6 milioni, mentre i ricavi per le attività di services, incluse le licenze per lo sfruttamento di IP, sono stati pari a 41,2 milioni (vs 50,1 milioni nel 2021).

I ricavi dei diritti di distribuzione, non presenti nel 2021, si sono fissati a 3,4 milioni e i ricavi da attività di post-produzione sono saliti del 40% a 1,4 milioni. Infine, i ricavi da attività di casting, celebrities management e produzione di contenuti ADV digital, comunicazione & marketing hanno toccato 5,9 milioni (+22,9% a/a).

La gestione operativa salda con un Ebit pari a 20,8 milioni, in calo rispetto ai 24,4
milioni del 2021 e ante oneri non ricorrenti per 11,0 milioni, con il relativo margine al 12,9% (vs 16,0% del 2021). Una dinamica che sconta l’adozione di una politica di ammortamento ancora più prudenziale, in particolare per le nuove produzioni animate, a cui si è aggiunto l’incremento dei costi dell’energia in relazione al conflitto russo-ucraino, che hanno portato un consistente aumento dei costi di produzione dei film soprattutto nei primi 9 mesi del 2022.

Gli oneri non ricorrenti ammontano a 11,0 milioni, sostanzialmente riferiti al cambiamento di strategia nella vendita dei diritti di distribuzione dei c.d. “family movies”, che ha determinato la contabilizzazione, nel rispetto della continuità di applicazione dei principi contabili, di ammortamenti e svalutazioni sulla base del rapporto esistente tra i benefici economici derivanti dallo sfruttamento dei diritti nell’anno in corso e i benefici economici complessivi che verranno generati in base ai piani di vendita.

L’utile netto ante oneri non ricorrenti si esprime in 14,6 milioni (vs 19,4 milioni nel 2021), mentre l’utile netto di Gruppo è pari a 3,5 milioni (18,4 milioni nel FY 2021).

A livello patrimoniale, l’indebitamento finanziario netto adjusted diminuisce a 23,1 milioni da 29,3 milioni a fine anno 2021 (al netto dell’effetto netto di 2,7 milioni per l’applicazione dell’IFRS 16 relativo ai nuovi contratti di locazione), beneficiando essenzialmente di impieghi di risorse in finanziamento di attività produttive di terzi con marginalità rilevanti.

Il miglioramento del debito netto è evidente anche in termini di incidenza sul totale attivo non finanziario, pari 14,5% nell’esercizio 2022 rispetto al 17,8% nel 2021.

Il portafoglio produzioni contrattualizzato a fine anno 2022 (ricavi da minimo garantito ancora da produrre), è pari a 172,9 milioni. I progetti in sviluppo, relativi alle future attività che il Gruppo ragionevolmente svilupperà e contrattualizzerà nel triennio 2023-2525, sono stimati pari a 311,1 milioni.

 

###

Resta sempre aggiornato sul tuo titolo preferito, apri l'Insight dedicato a ILBE