Mercati asiatici – Positivi guidati da Hong Kong (+1,2%) e Shanghai (+1,1%)

Seduta perlopiù positiva per i principali mercati asiatici in controtendenza a Wall Street.

In Cina, Shanghai guadagna l’1,1% mentre Shenzhen si muove sulla parità. Hong Kong avanza dell’1,2%, bene come il Giappone con il Nikkei a +0,1% e Topix a +0,4%.

Gli investitori restano intenti a soppesare le prospettive di ulteriori aumenti dei tassi di interesse e di un rallentamento economico.

La People’s Bank of China ha intanto offerto 170 miliardi di yuan (25 miliardi di dollari) di fondi alle banche attraverso prestiti a medio termine, determinando un’iniezione netta da 20 miliardi di yuan ad aprile, la più piccola da novembre.

L’istituto ha nel contempo lasciato invariato il tasso di interesse di riferimento al 2,75%.

Cresce intanto l’attesa per il dato del Pil cinese in agenda domattina con le previsioni che indicano un aumento del 3,9% nel primo trimestre rispetto all’anno precedente, al di sotto comunque dell’obiettivo del governo che stima una crescita di circa il 5% per l’intero anno.

Tensione in Giappone dove il primo ministro Fumio Kishida è stato messo in salvo nel corso di un comizio pubblico sabato a seguito del lancio di un ordigno esplosivo rudimentale e a bassa potenza. Kishida è illeso e la persona che ha lanciato la bomba è stata immediatamente arrestata.

Spostando lo sguardo oltreoceano crescono le attese tra gli operatori per almeno un altro aumento dei tassi di interesse da parte della Federal Reserve quest’anno a causa della persistente pressione inflazionistica negli Stati Uniti.

Ipotesi rafforzata anche dalle parole del policy marker della banca centrale americana, Christopher Waller, il quale ha dichiarato di essere favorevole a un ulteriore inasprimento della politica monetaria nell’ambito del contrasto all’inflazione da parte dell’istituto.

Ulteriori spunti potrebbero arrivare questa settimana con la pubblicazione del Beige Book della Fed, dai commenti di altri funzionari e dal proseguimento della eanirng season con i conti, tra gli altri, di Bank of America, Goldman Sachs, Netflix e Tesla.

Sul forex, l’euro/dollaro oscilla in area 1,099 mentre il cambio tra biglietto verde e lo yen risale a quota 133,9. Tra le materie prime, poco mosso il petrolio con il Brent a 86,2 dollari (-0,1%) e il Wti a 82,3 dollari al barile (-0,1%).

Il tutto dopo che venerdì, a Wall Street, il Nasdaq e il Dow Jones hanno ceduto lo 0,4%, e lo S&P500 lo 0,2%.