Mercati – Listini europei chiudono contrastati, Piazza Affari in coda (-0,6%)

Le borse europee chiudono contrastate mentre Wall Street viaggia in calo con l’attenzione che resta sulle trimestrali e le decisioni della Fed.

A Milano il Ftse Mib ha archiviato le contrattazioni in area 27.700,2 punti, in calo dello 0,6%, il CAC 40 di Parigi perde lo 0,3%, il Dax di Francoforte cede lo 0,1%, mentre il FTSE 100 di Londra e l’IBEX 35 di Madrid chiudono in positivo a +0,1% e +0,2%.

Oltreoceano, Nasdaq ed S&P 500 cedono rispettivamente lo 0,3% e lo 0,2%, il Dow Jones oscilla intorno alla pari.

Il sentiment dei mercati resta condizionato dall’outlook sulle decisioni future della Fed, con gli operatori che starebbero iniziando a considerare un rialzo dei tassi anche a giugno, complici le dichiarazioni di Christopher Waller, membro del Consiglio dei governatori della banca centrale americana, favorevole a un maggiore inasprimento della politica monetaria.

Si rafforza intanto la probabilità di un’ulteriore stretta monetaria a maggio, con i mercati che scontano all’86% un rialzo dei tassi di 25 punti base al prossimo meeting del FOMC, e si indeboliscono le aspettative di un cambio di rotta imminente con un taglio dei tassi già in estate, uno scenario al momento improbabile.

Focus questa settimana anche sulle trimestrali di Goldman Sachs e Bank of America, dopo gli ottimi risultati dei competitor di venerdì scorso, oltre che di Netflix e Tesla.

Sul fronte macro negli Stati Uniti la Federal Reserve di New York ha pubblicato oggi l’indice manifatturiero Empire State, che nel mese di aprile è balzato a 10,8 punti, in netto miglioramento rispetto ai -24,6 punti di marzo, a fronte del consensus che dava l’indice a -18 punti.

Sempre sul fronte macro ma nel Vecchio Continente, in Italia a marzo l’indice armonizzato UE dei prezzi al consumo ha registrato una crescita del 8,1% su base annua, in leggero rallentamento rispetto al consensus e al dato preliminare, entrambi a +8,2%.

Intanto sul forex l’euro/dollaro torna sotto quota 1,10 e scende a 1,091, mentre il dollaro/yen sale a 134,5.

Tra le materie prime, in calo le quotazioni del greggio, con il Brent (-1,7%) a 84,8 dollari e il Wti (-1,8%) a 80,9 dollari al barile.

Sull’obbligazionario, infine, lo spread Btp-Bund scende a 182 punti, con il rendimento del decennale italiano al 4,29%.

Tornando a Piazza Affari, guidano Banco BPM (+3%), Iveco (+1,7%), Nexi (+1,4%), e Interpump (+1,3%). Arretrano invece Finecobank (-4,3%), Saipem (-4%), Moncler (-2%) e Unicredit (-1,8%).