Seduta in calo per i tassi europei e americani mentre i principali listini continentali viaggiano positivi guidati dal Ftse Mib a +1%.
Il sentiment beneficia dei complessivi segnali di ripresa dell’economia cinese con il Pil del gigante asiatico che ha accelerato oltre le attese nel primo trimestre con un +4,5% a/a, in un quadro che si mantiene solido, sebbene la produzione industriale abbia deluso le aspettative salendo a marzo meno di quanto stimato dagli analisti con un +3,9% a/a.
In mattinata è stato diffuso anche l’indice ZEW di aprile sulla fiducia degli investitori istituzionali tedeschi crollato però a 4,1 punti (consensus 15,6 punti) dai 13 punti registrati a marzo. Nello stesso mese l’omologo dato dell’Eurozona si è attestato a 6,4 punti, in calo dai 10 punti della lettura precedente.
Sullo sfondo restano le indicazioni in chiaroscuro emerse finora dalle trimestrali con la stagione in corso che dovrebbe essere la peggiore dall’inizio della pandemia e con stime ancora in calo per i prossimi trimestri.
Infatti, mentre diverse grandi banche statunitensi hanno registrato forti guadagni, gli investitori sono preoccupati per l’impatto che potrebbero subire le banche americane più piccole a causa dei grandi deflussi di depositi a marzo.
Focus, infine, sugli spunti provenienti dalla Fed a seguito del commento del presidente dell’istituto di Richmond, Thomas Barkin, il quale ha dichiarato di voler avere più prove che l’inflazione si sta avvicinando all’obiettivo del 2%.
Tornando all’obbligazionario, il rendimento del BTP decennale cala al 4,25% (-6 bp), con uno spread a 180 punti, mentre oltreoceano il tasso del T-Bond flette al 3,58% (-1 bp).