Enav – Primo trimestre 2023 decisamente positivo per il traffico aereo in Italia (+26,8% a/a)

Dalla lettura dei dati di Eurocontrol, organizzazione continentale per la sicurezza del traffico aereo, emerge anzitutto che a marzo 2023 le rotte di sorvolo dello spazio aereo italiano (con o senza scalo) superano di oltre il 9% le previsioni della stessa Eurocontrol.

Migliore delle attese anche il traffico di rotta in Europa, che registra un +6,8% rispetto alle unità di servizio stimate dall’organizzazione continentale.

I dati di marzo mostrano valori superiori anche nel confronto rispetto allo stesso mese del 2022, sia in Italia (+19,3%) sia in Europa (+20,2%).

Nel complesso, i dati continuano a indicare una progressiva normalizzazione del traffico rispetto ai livelli pre-pandemia, con le rotte di sorvolo dello spazio aereo italiano che registrano un incremento del 5,8% sullo stesso mese del 2019, migliore anche del dato di febbraio (+3,3%), a fronte di un gap del 4,4% del corrispondente dato europeo (-4,5% registrato a febbraio).

L’aggregato da inizio 2023, inoltre, mostra un primo trimestre davvero positivo per l’Italia, con il traffico di rotta superiore del 15,9% le previsioni di Eurocontrol e di ben il 26,8% il dato gennaio-marzo 2022. Numeri che si confermano confortanti anche nel confronto con il corrispondente trimestre 2019, stante l’incremento del 4,2% (+3,3% il confronto tra il periodo gennaio-febbraio 2023 e i corrispondenti due mesi del 2019), a fronte di un gap del 4,9% del dato europeo.

Si segnala infine che per ENAV le tariffe si basano su due parametri previsionali, i costi e il traffico. Il traffico di rotta è calcolato in termini di unità di servizio, una misura convenzionale ponderata che tiene conto del peso dell’aeromobile al decollo e della distanza percorsa dall’aeromobile.

Grazie a uno schema normativo che ripartisce il rischio tra Enav e le aviolinee, l’esposizione di Enav al rischio traffico viene ridotta al minimo. Gli eventuali scostamenti rispetto alle previsioni di traffico vengono infatti bilanciati alla fine di ogni anno attraverso meccanismi di aggiustamento, il cosiddetto “balances”, sulle tariffe degli anni successivi.