Il Cda di Generalfinance ha approvato il resoconto intermedio di gestione al 31 marzo 2023, che evidenzia una leggera flessione (-3% a/a) del margine di interesse a 1,746 milioni, principalmente dovuta all’impennata dei tassi Euribor.
Le commissioni nette aumentano del 17% a/a a 6,205 milioni, trainate dalla positività del turnover (+17% a/a) e dalla riduzione dei tassi commissionali.
il margine di intermediazione segna un progresso del 12% a 7,771 milioni.
L’utile di esercizio si attesta a 2,938 milioni, aumentato dell’8% rispetto al medesimo periodo del 2022, anche grazie al basso costo del rischio.
Dal lato patrimoniale, i crediti verso la clientela rispetto a fine anno 2022 sono diminuiti dell’11% a 342,9 milioni, le passività finanziarie al costo ammortizzato sono aumentate del 9% a 335,5 milioni e il patrimonio netto è sceso del 4% a 54,3 milioni. L’attivo patrimoniale è quindi fissato a 419,5 milioni (-5% vs fine anno 2022).
La società dimostra solida, con il totale delle attività ponderate per il rischio a 323,2 milioni, un CET1 e un TIER1 ratio al 16% e un Total Capital ratio al 19%.
Infine, a fine marzo il ROE è pari al 23%, valore significativamente più elevato del costo del capitale.
L’attività commerciale sviluppata da Generalfinance nel primo trimestre 2023 – andamento del turnover, ricavi e redditività – evidenzia un andamento in linea con quanto definito nel budget in coerenza con il Piano Industriale vigente, con riferimento all’esercizio in corso. Elementi che consentono di prevedere un andamento del business e una correlata redditività netta per l’intero esercizio 2023 su livelli in linea con il budget / Piano Industriale.