Mercati asiatici – Prevale la debolezza con Hong Kong in coda (-0,8%)

Seduta sottotono per i principali listini asiatici dopo la chiusura poco mossa di Wall Street.

In Cina, Shanghai e Shenzhen cedono lo 0,2%, così come, in Giappone, il Nikkei e il Topix, mentre Hong Kong scivola in coda con un calo dello 0,8%.

L’attenzione degli operatori resta concentrata in particolare sui segnali provenienti dalle banche centrali e dalle trimestrali, con i mercati che si attendono un aumento da 25 punti base a maggio da parte della Fed, con tagli al costo del denaro previsti a partire da luglio.

Nel frattempo, il presidente della Bank of Atlanta, Raphael Bostic, aumenterebbe ancora una volta i tassi di interesse per poi mantenerli sopra il 5% per qualche tempo sempre per frenare l’inflazione.

L’omologo di St. Louis, James Bullard, si è dichiarato favorevole a portare i tassi in un intervallo compreso tra il 5,5% e il 5,75%.

Ulteriori indicazioni potrebbero arrivare dal Beige Book della Fed che verrà diffuso stasera, dalle dichiarazioni di altri policy maker della banca centrale americana, e dal proseguimento della earning season.

Sul forex l’euro/dollaro cala a 1,096 mentre il cambio tra biglietto verde e lo yen risale a 134,4. Tra le materie prime, il petrolio viaggia in frazionale ribasso con il Brent (-0,3%) e 84,5 dollari e il Wti (-0,3%) a 80,6 dollari al barile.

Il tutto dopo che ieri, a Wall Street, il Nasdaq e il Dow Jones hanno chiuso in parità e lo S&P500 a +0,1%.