Mercati – Borse europee sottotono a metà seduta, Milano -0,3%

Prosegue sottotono la seduta delle borse europee in linea con l’andamento dei futures di Wall Street, con gli investitori che restano intenti a monitorare l’agenda macroeconomica, le trimestrali e le indicazioni dalle banche centrali.

A Milano il Ftse Mib cede lo 0,3% a 27.808 punti, debole così come il Ftse 100 di Londra (-0,4%), Dax di Francoforte (-0,3%), il Cac 40 di Parigi (-0,2%), poco sopra la parità invece l’Ibex 35 di Madrid (+0,01%).

Gli investitori continuano a scontare un rialzo dei tassi di 25 punti al prossimo meeting di maggio del FOMC come lo scenario più probabile, con un cambio di rotta nella politica monetaria della Fed atteso per la seconda parte dell’anno.

Tuttavia, le dichiarazioni di alcuni policy maker sembrano non allinearsi con le aspettative del mercato. Secondo il presidente della Bank of Atlanta Raphael Bostic la banca centrale dovrebbe aumentare ancora una volta i tassi di interesse per poi mantenerli sopra il 5% per qualche tempo per frenare l’inflazione. L’omologo di St. Louis, James Bullard, dal canto suo, si è dichiarato favorevole a portare i tassi in un intervallo compreso tra il 5,5% e il 5,75%, con il benchmark attuale compreso tra il 3,75% e il 4%.

Sul fronte europeo, invece, il capo economista della Bce, Philip Lane, ha dichiarato che un incremento dei tassi nel meeting di maggio sarebbe appropriato per raffreddare l’aumento dei prezzi in eurozona.

Secondo l’agenda macroeconomica, infatti, il dato sull’inflazione finale di marzo ha confermato sia il dato preliminare che le stime degli analisti al 6,9% a/a e allo 0,8% m/m, mentre il dato core su base annua ha registrato il 5,7%, anch’esso in linea con preliminare e consensus.

Il Regno Unito, invece, a marzo ha riportato un dato sull’inflazione meno incoraggiante, con l’indice dei prezzi al consumo che si è attestato in calo rispetto alle rilevazioni del mese precedente ma oltre le stime degli analisti, allo 0,8% m/m e al 10,1% a/a.

Sul forex, il dollaro recupera terreno nei confronti delle altre valute, con il cambio euro/dollaro oscilla in area 1,093 mentre il cambio tra biglietto verde e lo yen ritorna in area 135. Tra le materie prime, in calo le quotazioni del greggio, con il Brent (-2,1%) a 83 dollari e Wti (-2,1%) a 79,2 dollari al barile.

Sull’obbligazionario, lo spread Btp – Bund si attesta in area 183 punti, con il rendimento del decennale italiano al 4,33%.

Tornando a Piazza Affari, gli acquisti premiano A2A (+1%), Hera (+1%) ed Enel (+0,8%), mentre arretrano soprattutto Telecom (-5,5%), che ha ricevuto due nuove offerte non vincolanti da Cdp-Macquarie e KKR per la cessione di Netco, e Saipem (-3,7%).