Mercati – Europa chiude perlopiù in verde con Piazza Affari +0,2%, tonfo di Telecom (-8,3%)

Le borse europee chiudono prevalentemente positive, mentre Wall Street procede in leggero calo sullo sfondo delle trimestrali e con l’attenzione dei mercati sempre rivolta al contesto macro e alle decisioni future della Fed.

A Milano il Ftse Mib ha archiviato le contrattazioni in area 27.933 punti, in rialzo dello 0,2%, così come il CAC 40 di Parigi, mentre l’IBEX 35 di Madrid guadagna lo 0,8%, il Dax di Francoforte lo 0,1% e il FTSE 100 di Londra perde lo 0,1%.

Oltreoceano, il Dow Jones cede lo 0,3%, mentre S&P 500 e Nasdaq flettono dello 0,1%.

Entra nel vivo la stagione delle trimestrali, con i conti di Tesla attesi in giornata, dopo l’uscita dei risultati di Netflix, che ha visto abbonamenti in aumento ma al di sotto delle previsioni e utili in calo, e quelli di Morgan Stanley, negativi ma al di sopra delle attese.

Fronte tassi d’interesse e Fed, crescono i segnali hawkish, con il presidente dell’istituto di St. Louis, James Bullard, che si è detto favorevole a portare i tassi nel range 5,5%-5,75% dall’attuale 4,75%-5%.

Parole che si aggiungono alle dichiarazioni provenienti da altri funzionari della Fed e che contribuiscono a calmare l’ottimismo su un imminente cambio di rotta della banca centrale americana e alimentano l’aspettativa di un ulteriore rialzo dei tassi, oltre a quello ampiamente previsto per maggio.

Sul fronte macro, nell’Eurozona a marzo i prezzi al consumo hanno registrato un aumento dello 0,9% su base mensile (dato finale), in linea con il dato preliminare e le attese degli analisti. Su base annua il dato ha confermato il preliminare a +6,9%, in linea con il consensus.

Nel Regno Unito, invece, a marzo i prezzi al consumo sono aumentati dello 0,8% su base mensile, rispetto allo 0,5% del consensus e al +1,1% del mese precedente. Su base annua, l’indice è salito del 10,1%, al di sopra della stima degli analisti (+9,8%) e del +10,4% di febbraio.

Intanto sul forex l’euro/dollaro scende a 1,095, mentre il dollaro/yen sale a 134,8.

Tra le materie prime, in calo le quotazioni del greggio, con il Brent (-1,7%) a 83,3 dollari e il Wti (-1,9%) a 79,4 dollari al barile.

Sull’obbligazionario, infine, lo spread Btp-Bund sale a 183,8 punti, con il rendimento del decennale italiano al 4,35%.

Tornando a Piazza Affari, guidano Monte Paschi (+3,8%), Hera (+2,6%), A2a (+2,4%), e Banco BPM (+2%). Crolla invece Telecom Italia (-8,3%), che ha ricevuto due nuove offerte non vincolanti da Cdp-Macquarie e KKR per la cessione di Netco, e arretrano Saipem (-2,5%), Stmicroelectronics (-2,1%) e Leonardo (-1,2%).